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LBA | 16a Giornata: Capitolo 16: Il girone di ritorno

  • Immagine del redattore: La Pagina Del Cestista
    La Pagina Del Cestista
  • 20 gen 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

Sedicesima giornata in Serie A che inizia il suo girone di ritorno così come lo aveva concluso. Milano continua a dominare e le inseguitrici rimangono appaiate. Menzione di merito per Trieste, alla quarta vittoria consecutiva in campionato ed in piena zona playoff.

MILANO-REGGIO EMILIA: 102-73 Approfittando dello stop di Brindisi, Milano allunga in classifica e lo fa in casa battendo per 102-73 contro Reggio Emilia. Padroni di casa che ammazzano la partita nel primo tempo e la controllano nel secondo. Milano ne porta sei in doppia cifra, ma a prendersi la scena è il "Chacho" Rodriguez, autore di 18 punti e 7 assist (due di questi illuminanti). Per gli ospiti bene Candi, Kyzlink e Brandon Taylor. Dietro di loro, però, il vuoto. Reggio Emilia che nonostante la sconfitta, rimane aggrappata al gruppo playoff.

CREMONA-TRIESTE: 80-101 Trieste, che, battendo Cremona è alla quarta vittoria consecutiva in campionato, si conferma la squadra più in forma del campionato, insieme a Milano e Sassari. A partire meglio, però, sono i cremonesi, che chiudono il primo tempo in vantaggio (a fine gara saranno sei in doppia cifra a referto, con i due Williams protagonisti e con Peppe Poeta, autore di una doppia doppia da 12 punti e 10 assist). Nel secondo tempo Trieste cambia marcia e rimonta la gara. Di forza e di squadra, mandando a canestro praticamente tutti i giocatori a disposizione. Bene Doyle e Grazulis, rispettivamente con 16 e 17 punti a referto, che varranno l’80-101 finale.

CANTÙ-VIRTUS BOLOGNA: 82-91 Continua il trend positivo della Virtus Bologna in trasferta, all’ottava vittoria su altrettante sfide fuori casa, questa volta a discapito di Cantù. Partita equilibrata dal primo all’ultimo minuto. Specialmente nel primo tempo, chiuso col parziale di 38-39 per gli ospiti. A decidere però è il terzo quarto (parziale di 23-34), dove escono fuori il genio di Teodosic (chiuderà con una doppia doppia da 17 punti e ben 12 assist) e la forza di Gamble (25 punti, 6 rimbalzi e 4 assist finali). Quarto quarto di controllo per le V Nere che chiudono sul finale di 82-91 agganciando, insieme a Sassari, Brindisi al secondo posto. A Cantù non sono bastati i 24 di Gaines, i 21 di Bigby-Williams e i 19 di Smith

BRINDISI-VENEZIA: 77-89 Nel big match di giornata tra Brindisi e Venezia la spuntano gli ospiti per 77-89. Primo tempo equilibrato e piacevole. Harrison e e Thompson rispondono a suon di canestri al forte attacco veneziano. Purtroppo per Frank Vitucci mancano tutti gli altri e gli ospiti ne approfittano con un super terzo quarto (18-33), dove è decisivo De Nicolao con 10 punti. Bellissima tripla sulla sirena di Harrison a fine terzo quarto, direttamente dalla sua area. Nell’ultimo quarto Brindisi prova l’insperata rimonta ma trova un Wes Clark che mette a canestro 10 dei suoi 14 finali. Vittoria che permette a Venezia di trovarsi a -2 proprio da Brindisi. SASSARI-PESARO: 99-74 Sassari sconfigge Pesaro per 99-74, mettendo a segno la quinta vittoria consecutiva e agganciando al secondo posto Brindisi. I ragazzi di Pozzecco, dopo un primo tempo combattuto (44-41 il parziale in favore dei sardi), allungano nel terzo quarto e la chiudono nell’ultimo, con Burnell sugli scudi (chiuderà con 17 punti e 4 assist). Sei uomini in doppia cifra e un bel gioco espresso dai sassaresi, tornati definitivamente sui livelli dello scorso anno. Discorso diverso per Pesaro, che nonostante abbia incontrato le prime tre in classifica è alla terza sconfitta nelle ultime quattro partite.

TRENTO-TREVISO: 76-82 Partita interessante tra Trento e Treviso e vinta dagli ospiti per 76-82. Partita dai vari capovolgimenti di fronte, senza mai un vero padrone. A deciderla però è un signore di nome David Logan, protagonista del match con 21 punti e 2 assist, decisivo soprattutto nella prima parte di gara. Per i trevigiani bene anche Sokolowski e Chillo. I trentini giocano bene ma peccano di precisione. Vanno a canestro spesso (visti anche i cinque uomini in doppia cifra), ma sbagliano tanto. È probabilmente il dettaglio che li ha visti uscire sconfitti.


Testo: Francesco Scanu

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