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LBA | 28a Giornata | La giornata in sette titoli

  • Immagine del redattore: La Pagina Del Cestista
    La Pagina Del Cestista
  • 19 apr 2021
  • Tempo di lettura: 4 min

MILANO-VIRTUS BOLOGNA: 94-84

Milano ristabilisce l’ordine

Questo il titolo della partita tra l’Olimpia e la Virtus, terminata 94-84 per la squadra di Ettore Messina, riprendendosi il primo posto in solitaria, complice la sconfitta di Brindisi. Venendo alla gara: la sensazione è che i padroni di casa abbiano vinto senza colpo ferire. Un primo tempo giocato praticamente alla perfezione da Rodriguez e i suoi compagni, andando sul riposo sul 53-39. Nel terzo quarto prova a svegliarsi la Virtus con Gamble e Alibegovic, ma è poca roba. Teodosic e Belinelli sbagliano svariate volte dall’arco, nonostante i 15 punti a testa messi a referto. Nell’ultimo quarto Shields mette il punto esclamativo sulla gara, mettendo a canestro 10 dei suoi 35 punti finali (7 triple su 9 realizzate), conditi da 3 assist.

BRESCIA-SASSARI: 82-94

Un mini girone da 5 partite

Questo il titolo della partita tra Brescia e Sassari, terminata 82-94 in favore dei sardi, alla prima di cinque partite da qui alla fine della regular season. La squadra di Pozzecco torna a vincere in campionato dopo tre partite, e lo fa con merito. Approccio fortissimo alla gara e primo quarto con uno Spissu frizzante, il quale mette a canestro 11 punti nel primo quarto. Prova a reagire Brescia con Kalinoski nel secondo quarto, ma la distanza resta ampia a metà gara (42-53). Nel secondo tempo la Dinamo controlla Brescia, gestendo bene il vantaggio conquistatosi con Bendzius e Bilan. Sconfitta che aumenta il pericolo retrocessione nei ragazzi di Buscaglia. Entrambe le squadre portano cinque giocatori in doppia cifra.

TRIESTE-PESARO: 101-88

Conferme e rimorsi

Questo il titolo della partita tra Trieste e Pesaro, terminata 101-88 per la squadra di Dalmasson, che conferma l’ottima stagione giocata finora, segnata dall’attuale settimo posto. Partita che ha visto le due squadre, specialmente nel primo tempo, non risparmiarsi. A testimonianza di ciò, i due parziali dei primi due quarti: 33-15 in favore di Trieste e 19-34 per i pesaresi. Si va al riposo sul 52-49. I padroni di casa riescono a ripetersi come cinismo per tutta la seconda metà di gara (sottolineando le prove di Alviti e Delia con 49 punti in due) che tagliano le gambe ai ragazzi di Repesa, nonostante i 23 di Zanotti e i 21 di Robinson. Pesaro che con questa sconfitta, non abbandona matematicamente il sogno playoff, ma i rimorsi e i rimpianti sono tutti verso Marzo e Aprile, con solo una vittoria in otto partite disputate.

VENEZIA-FORTITUDO BOLOGNA: 92-76

La grande delusione

Questo il titolo della partita tra Venezia e Fortitudo Bologna, finita col punteggio di 92-76 in favore della squadra di De Raffaele. Fortitudo che non ha giocato nemmeno così male, con Banks, Totè e Aradori che hanno fatto il loro, ma alla fine ciò che conta sono i risultati. E i risultati quest’anno sono pessimi, con l’ultimo posto distante solo due punti e con i playoff scudetto ormai andati, nonostante il roster di inizio stagione. Sconfitta però, che premia soprattutto i meriti di Venezia, salda al quarto posto. Ottima, l’ennesima, prova di Stefano Tonut, autore di 26 punti, 6 rimbalzi e 3 assist. Bene anche Watt e Clark.

TREVISO-VARESE: 94-103

Il mio secondo tempo

Questo il titolo della partita, oltre che del celebro brano di Max Pezzali, tra Treviso e Varese, terminata sul 94-103 per gli ospiti. Gara a due facce: nel primo tempo Treviso si impone con Mekowulu e Russel protagonisti, andando al riposo sul 52-46. Nel secondo tempo Varese, di orgoglio, la ribalta completamente. Facendolo da squadra, trascinata dai suoi due uomini più importanti, Scola e Douglas. Da menzionare anche la prova di Strautins con doppia doppia di 14 punti e 10 rimbalzi. Questo match, infine, ha portato a due conclusioni: Treviso rimane ancora al sesto posto e Varese si trova ora in un limbo tra i playoff scudetto e la salvezza, anche se quest’ultima è praticamente raggiunta.

CANTÙ-REGGIO EMILIA: 71-72

Quella più a rischio

Questo il titolo della partita tra Cantù e Reggio Emilia, portata a casa dagli ospiti per 71-72. Sfida che è stata decisa dai dettagli, nello specifico dal tiro libero di Brandon Taylor e dal tiro sbagliato da Gaines sul finale. Nonostante questo, per tre quarti di gara, Cantù sentiva e vedeva la possibilità di portare a casa il successo, che probabilmente avrebbe dato più speranze per il finale di stagione. La svolta è arrivata nel quarto quarto, con Koponen che realizza 9 dei suoi 13 punti, seguito dai suoi compagni. Discorso diverso per Cantù, con Smith e Gaines assenti ingiustificati nell’ultimo periodo di gara, che porta la squadra di Piero Bucchi alla sconfitta.

BRINDISI-CREMONA: 67-78

Secondo posto e salvezza automatica

Questo il titolo che caratterizza Brindisi-Cremona, dove gli ospiti hanno espugnato il PalaPentassuglia per 67-78. Contro ogni pronostico e giocando un’ottima pallacanestro, la squadra di Galbiati torna a casa col doppio bottino: salvezza matematica e vittoria che fa sperare nei playoff. Per quanto riguarda Brindisi, è apparsa in grande difficoltà in fase difensiva, punita da Mian e dai due Williams. In zona offensiva Harrison sta tornando ai suoi livelli, certificati dai 18 punti di giornata che non sono bastati però, ad evitare la sconfitta. Sconfitta che trascina Brindisi al secondo posto, anche se deve recuperare la partita contro Sassari.


Testo: Francesco Scanu

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