LBA | 29a Giornata: L’ultimo verdetto

Ad una giornata dal termine di questa insolita regular season, con Cantù aritmeticamente all’ultimo posto, per completare il quadro mancano all’appello due verdetti: l’ultimo posto dei playoff scudetto e le posizioni definitive per il tabellone playoff.

PESARO-MILANO: 81-88

Probabilmente ancora con le scorie dell’Eurolega, Milano soffre Pesaro in avvio di gara, specialmente nel primo quarto con Drell che buca la difesa dell’Olimpia. Dopo essersi presa un quarto, la squadra di Ettore Messina cambia marcia: a guidarla sono i soliti Shields e LeDay (14 punti nel secondo quarto il primo, 9 punti nel terzo quarto il secondo), portando gli ospiti al sorpasso. Ultimo quarto equilibrato. A spostare gli equilibri è ancora Zach LeDay, autore di 22 punti, che valgono l’81-88 finale. Da sottolineare anche la prova di Robinson con 20 punti.

CREMONA-BRESCIA: 89-94

Brescia sbanca il PalaRadi garantendosi la salvezza, in una stagione complessa sotto vari punti di vista. In un match equilibrato, caratterizzato da diversi sorpassi e controsorpassi, a spuntarla è stata la forza del gruppo bresciano (con cinque uomini in doppia cifra) contro la forza dei “singoli” Williams (48 punti in due). La svolta arriva nel quarto quarto, con un protagonista: Bortolani, autore di 10 punti nel quarto periodo, decisivo in area e freddo dai liberi (6/6). Finale che premia gli ospiti per 89-94 e che “trascina” Cremona al nono posto. Ma tutto si deciderà all’ultima giornata.

FORTITUDO BOLOGNA-CANTÙ: 75-68

Scontro salvezza che va alla Fortitudo per 75-68, condannando così Cantù all’ultimo posto aritmetico. Sfida in perfetto equilibrio nel primo tempo, chiusosi sul 38-38 con Aradori e Procida (una bella scoperta di quest’anno) sugli scudi. Nella seconda parte di gara, a prendersi la scena sono Banks (20 punti, 3 rimbalzi e 1 assist finali) e Gaines (22 punti finali, nonostante 1/9 dall’arco). Probabilmente questi errori, sono stati i dettagli che hanno fatto la differenza e che hanno (di fatto) consegnato la vittoria a Bologna.

SASSARI-REGGIO EMILIA: 89-82

Partita piacevole e che ha offerto diversi spunti interessanti quella tra Sassari e Reggio Emilia, dove i sassaresi hanno piazzato la diciassettesima vittoria in campionato, la decima tra le mura amiche. Match che ha visto un’ottima partita della squadra di Attilio Caja, con Lemar cinico al tiro e Brandon Taylor che offre 6 assist ai compagni solo nella prima parte di gara. Dopo la partenza ad handicap, Sassari cambia atteggiamento, diventando più offensiva e facendo male a Reggio Emilia con un letale Bendzius (25 punti finali con 4/5 da 3), il quale porta Pozzecco e i suoi “sons” sul finale di 89-82.

VENEZIA-TREVISO: 82-62

Non sbaglia Venezia contro una delle sorprese di quest’anno, imponendosi 82-62 al Taliercio sulla squadra di Menetti. Con uno dei più classici slogan, Daye&Co vincono con il minimo sforzo, massimo rendimento ipotecando la vittoria nel primo tempo, chiuso sul 41-24, controllando e gestendo nel secondo. Oltre agli ottimi soliti Tonut e Watt da evidenziare la prova di Casarin, che si avvicina alla doppia doppia con 11 punti e 8 rimbalzi, servendo oltre 4 assist. Tra le fila trevigiane bene Russell (13punti) e Akele (12 punti). Male invece David Logan.

VARESE-TRIESTE: 73-79

Vittoria esterna quella di Trieste che vuol dire solo una cosa: playoff scudetto. Probabilmente il giusto premio per la stagione disputata. Venendo al match, si è deciso tutto nell’ultimo quarto, dopo che i primi tre hanno visto il risultato ribaltarsi svariate volte. Negli ultimi 10 minuti la potenza di Doyle e le triple di Alviti, hanno spezzato quell’equilibrio che si era visto per tutta la gara e trascinato i loro compagni sul 73-79 finale. Statistiche alla mano, Dalmasson può essere fiero del suo gruppo con cinque uomini in doppia cifra. Bulleri si può accontentare della prestazione di Egbunu, uscito dal palazzetto con una doppia doppia di 14 punti e 13 rimbalzi, a suo malgrado, inutili per la gara.

Testo: Francesco Scanu