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LE PAGELLE DELLE FINALI SCUDETTO - Gara 2

  • Immagine del redattore: La Pagina Del Cestista
    La Pagina Del Cestista
  • 8 giu 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

4 - agli italiani dell'Olimpia. 6 punti in due partite per gli italiani di Milano (escludendo Datome) rappresentano un bottino tutt'altro che soddisfacente. Le rotazioni dei lombardi sono infinite in Europa, ma in campionato, tenendo conto del 6+6, possiamo affermare che il roster della Virtus sia meglio assortito sotto il punto i vista degli azzurri.

5 - a Malcolm Delaney. "20+". Questo il tweet della guardia milanese poche ore prima del secondo scontro tra le due maggiori squadre italiane. Questa è la rappresentazione della "puzza sotto il naso" che l'Olimpia ha dimostrato durante le prime due partite. Solo pochi individui della squadra padrone di casa hanno realmente tentato, con umiltà, di raddrizzare la serie.

6 - alla capacità della Segafredo di sfruttare il vantaggio fisico vicino a canestro. Se proprio dobbiamo trovare una sbavatura nelle prime due gare della Virtus, essa è proprio il mancato cinismo bianconero. In gara 1 Kyle Hines ha avuto problemi di falli mentre in gara 2 Coach Messina ha dovuto giocarsi le carte Brooks e Biligha per parecchi minuti. Durante l'assenza del mastino ex CSKA, Vince Hunter e Julian Gamble non hanno trovato spunti spalle a canestro, nemmeno in seguito ad eventuali cambi difensivi.

7 - al Chacho Rodriguez. Tra triple senza senso e penetrazioni inarrestabili ha fatto saltare dal divano anche i tifosi Virtussini. Il duello con il fenomeno in maglia 44 ci accompagnerà fino al termine delle finali e noi appassionati non vediamo l'ora di assistere al terzo episodio.

8 - a Coach Sale Djordjevic. Un'annata travagliata durante cui era stato anche esonerato per poi essere riassunto dopo pochissime ore si conclude con un'ottima prestazione in finale, a prescindere da come andrà a finire la serie. Gestione delle rotazioni perfette (ormai abbiamo compreso che Adams non rientra nei piani del serbo) e ottimale anche la gestione dei cambi per il quintetto offensivo e quello difensivo.

9 - all'intensità e alla qualità delle finali Scudetto. Dopo una stagione interrotta dalla pandemia, ritroviamo le finali scudetto. le ultime, tra Reyer e Dinamo, si sono prolungate sino a gara 7 e, anche quest'anno, ogni tifoso neutrale spera che accada nuovamente lo stesso. L'intensità con cui le due squadre sono scese in campo è degna del miglior incontro di pugilato tra Anthony Joshua ed Andy Ruiz, il che ci regala 40 minuti di basket ad altissimo livello tra una squadra di alta Eurolega e un'altra (potenzialmente) di alta Eurolega.

10 - alla Virtus Bologna. Sotto 3-0 negli scontri diretti prima delle Finali, ribalta completamente il fattore campo e si appresta a chiudere i conti per mezzo delle prossime due partite che si giocheranno alla Segafredo Arena. Difficilmente la serie finirà con un netto 4-0 ma, se vogliamo vederla da questo punto di vista, la Virtus ha due partite di "bonus".


Testo: Filippo Schiavone

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