NBA: LeBron ancora decisivo, trascina i Lakers ai Playoff
- La Pagina Del Cestista
- 20 mag 2021
- Tempo di lettura: 3 min
Se le gare del play-in dell'est sono terminate con tanto margine di scarto fra le squadre, non si può dire lo stesso di quelle per quanto riguarda l'ovest, vediamo cos'è successo.
Cominciamo con la gara fra Memphis e San Antonio, che sembra prendere subito la direzione dei Grizzlies, che spinti dal trio Valanciunas, Brooks e Jaren Jackson, scavano subito un solco nel primo quarto, dove i padroni di casa toccano il +21. Mai dare per morti gli Spurs però. La squadra di Pop infatti risale prepotentemente la china nel secondo quarto, e con un parziale di 17-0 si riporta a contatto con i padroni di casa. Memphis però non ci sta, ed in chiusura di tempo si riporta sul 56 a 49. Nel terzo quarto si segna molto poco, 16 a 16 è il parziale del periodo, e la situazione rimane invariata, ma nella prima metà del quarto periodo gli Spurs provano a dare tutto quello che hanno, portandosi in vantaggio sul 80 a 79. I Grizzlies non ci stanno, e si riportano immediatamente avanti restandoci fino al termine della gara. Infatti i texani sembrano aver finito le cartucce da sparare, e solo in chiusura di partita tornano sul -3 grazie ad una tripla di Gay, ma un libero di Morant rimette due possessi di distanza fra le squadre e fissa il 100 a 96 finale. Memphis quindi stacca il biglietto per la "finale" del play-in, e lo fa grazie ad un super Valanciunas, 23 punti e 23 rimbalzi con 3 stoppate, un ottimo Brooks da 24 punti e 7 rimbalzi ed una solida prestazione di Morant da 20 punti, 6 rimbalzi e 6 assist. Gli Spurs falliscono l'accesso alla post season per il secondo anno di fila, malgrado i 20 punti a testa per DeRozan, 5/21 dal campo però, e di Gay, e la tripla doppia di Murray da 10 punti, 11 rimbalzi e 13 assist. Stavolta rischia di essere un'estate di rinnovamento totale in casa dei nero-argento.
La partita più attesa però si giocava allo Staples Center, ovvero quella fra Los Angeles Lakers e Golden State Warriors. La squadra parte decisamente meglio, e già nel primo quarto mostra di aver approcciato la gara in maniera migliore rispetto agli avversari, portandosi sul 15-4. I gialloviola però entrano in partita, e grazie a Caruso e Davis riescono a ricucire parzialmente le distanze chiudendo il primo quarto sotto sul 22 a 28. Il vantaggio degli ospiti si mantiene stabile fino alla seconda metà del periodo, quando Curry inizia a carburare, e con un paio di triple delle sue porta i Warriors sul +13 di fine primo tempo, 55-42. Nella ripresa però cambia il copione, ed i Lakers partono più aggressivi con un 14-2 di parziale che li riporta subito a contatto con gli avversari. I Warriors riprovano l'allungo sul +12, ma i campioni in carica non si fanno sorprendere una seconda volta, e gli ospiti in chiusura di quarto sono si avanti, ma di sole due lunghezze sul 79 a 77. I Lakers trovano il primo vantaggio con Kuzma in apertura di quarto periodo, toccando anche il +7 prima che Curry e Wiggins riportino la situazione in parità a quota 93. Negli ultimi 5 minuti si segna col contagocce, ed a decidere la gara infatti è la tripla di LeBron da lunga distanza a 58 secondi dalla fine, che fissa il punteggio sul 103-100. Gli ultimi tentativi infatti non muovono la retina da una parte e dall'altra, così i Lakers avanzano come settima andando a sfidare Phoenix al primo turno. Tripla doppia di LeBron da 22 punti, 11 rimbalzi e 10 assist, ottimo Anthony Davis con 25 punti e 12 rimbalzi e fondamentale apporto di Caruso dalla panca con 14 punti. I Warriors sfideranno nuovamente Memphis per l'ottava posizione che porterà al primo turno con i Jazz, nonostante i 37 punti di Curry ed i 21 di Wiggins.
Testo: Andrea Brigati
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