top of page
  • Instagram
  • Facebook

Wilt Chamberlain, l’uomo dei record

  • Immagine del redattore: Admin
    Admin
  • 21 ago 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

“Parliamoci chiaro, c’è una chance infinitesimale che rinasca un altro Michael Jordan, ma non ce n’è nessuna, neanche infinitesimale che rinasca un altro Wilton Norman Chamberlain”.

Federico Buffa - L’NBA dei vostri padri


Basterebbe questa frase per far comprendere a tutti voi la grandezza di questo giocatore, dominatore dell’NBA negli anni ’60 insieme al suo amico (rivale) Bill Russell.

Quando si parla di Chamberlain è normale soffermarsi sulla storica partita da 100 punti del 2 marzo del 1962 contro i New York Knicks, oppure sulla stagione regolare 1961/62 chiusa a 50.4 punti e 25.7 rimbalzi di media.

Stiamo parlando di un uomo con la capacità di riuscire in tutto quello che faceva, oltre alla pallacanestro avrebbe potuto sfondare tranquillamente nel mondo dello spettacolo o nell’atletica o nella pallavolo.

Inoltre, stiamo parlando di un uomo che nella sua vita ha avuto anche la capacità di giocare delle partite con i mitici Harlem Globetrotters.

Quando si parla di Wilt Chamberlain, si parla di un uomo che ha cambiato il gioco, sia in campo che fuori dal campo.

Oltre alla partita da 100 punti, qualcuno si scorda spesso di un altro record irraggiungibile di Wilt, ovvero i 55 rimbalzi (di cui 31 nel primo tempo) catturati nel 24 novembre del 1960 contro i Boston Celtics.

Uno dei pochi record non presenti vicino al suo nome, però, è quello delle stoppate, ma per “colpe non sue”.

Ai tempi di Wilt le stoppate non venivano calcolate, altrimenti quel record non sarebbe di Elmore Smith (17 stoppate).

La frase che avete letto all’inizio dell’Avvocato veniva preceduta da un’altra frase, altrettanto bella:

“Se si incappasse (in Paradiso) in un 5 vs 5, eh no ragazzi, Santi, Cherubini, sarebbe ancora: “No lay-up in Paradise!” Da sotto non tirerebbe nessuno.”

Poteva vincere di più, molto di più, questo è l’unico rimpianto di uno dei giocatori più dominanti della storia del gioco (2 titoli NBA).

A livello individuale, però, 4 volte M.V.P. della Regular Season, 1 volta M.V.P. delle NBA Finals, 7 volte miglior realizzatore e 11 volte miglior rimbalzista della stagione.

Nelle 14 stagioni in NBA: 30.1 punti e 22.9 rimbalzi di media.

E poi c’è il discorso tiri liberi, da lui tanto odiati, fondamentale che per certi versi lo avvicina ancor di più ad un altro grande dominatore del pitturato, Shaquille O’Neal.

Stiamo parlando di un giocatore, che al suo primo anno è riuscito a vincere i premi di M.V.P., Rookie dell’anno e M.V.P. dell’All-Star Game.

Come detto, è inutile pensarci, non ci sono speranza che rinasca un altro Chamberlain.

Oggi avrebbe compiuto 84 anni uno dei più grandi di sempre.

Auguri Wilt!

Comentários


  • Instagram
  • Facebook

© 2020 La Pagina del Cestista | Testata registrata presso il Tribunale di Sassari n°8397/2019  | Direttore Responsabile Federica Senes

bottom of page