NBA: 20a tripla doppia per Westbrook, vittoria fondamentale per i Celtics
- La Pagina Del Cestista
- 8 apr 2021
- Tempo di lettura: 6 min
Cominciamo il recap della notte da Indianapolis, dove i Pacers hanno la meglio sui Timberwolves in una gara ad altissimo punteggio, finita 141-137. Indiana è stata brava a sfruttare un primo tempo in cui ha tirato benissimo e segnato ben 77 punti contro i 56 di Minnesota. Nel secondo tempo, anche via delle rotazioni corte, la stanchezza si è un po' fatta sentire, ma il ritorno dei T-Wolves ha creato solo un po' di suspense nel finale, con i padroni di casa bravi a trovare la tripla della staffa grazie a McConnell quando mancavano 25 secondi dalla fine. 7 giocatori in doppia cifra per Indiana, con i fratelli Holiday che vanno oltre quota 20, Justin con 21 ed Aron con 22, seguiti dai 19 e 15 assist di McConnell e dai 18 di LeVert. Dal canto suo Minnesota, oltre alle certezze Towns ed Edwards - 32, 12 rimbalzi e 6 assist per il lungo e 27 punti per il rookie - ha 17 punti a testa da Rubio e Russell.
Washington ha la meglio su Orlando grazie alla 20esima tripla doppia stagionale di Westbrook e al ritorno di Beal dopo 5 partite. Dopo un primo quarto equilibrato i Wizards prendono il margine nel secondo, andando al riposo lungo sul +13. Orlando però non molla mai la presa, e nel quarto periodo torna a 4 punti di distacco sul 107-103 a 8 minuti dal termine. Qui però si spegne la luce per gli ospiti, che subiscono un parziale di 18-5 che spegne ogni velleità. Finisce 131-116, con Beal che ne mette 26, Westbrook 23 con 15 assist e 14 rimbalzi e Bertans ne aggiunge 22 dalla panca, mentre agli ospiti non bastano i 24 di Ross, i 19 di Bamba ed i 15 di Wendell Carter.
Gara intensa quella tra Boston e New York, degna della rivalità che ha contraddistinto da sempre le due franchigie. Nessuna delle due squadre infatti è mai riuscita a prendere più di 7 punti di vantaggio, con i Celtics che nel primo tempo hanno provato l'allungo sul 42-35, ripresi subito dalla serata di grazia di Barrett, e che vanno a riposo sul +1. Nel secondo tempo gli ospiti partono forte andando a loro volta sul 57-50, ma anche Brown è in una serata illuminata, così Boston torna sotto e chiude il terzo quarto sotto sul 73-70. Il quarto periodo vede le due squadre rispondersi colpo su colpo, con i Celtics che tornano avanti grazie ad una tripla di Smart a 4:30 dal termine. Si va avanti punto a punto fino ad un minuto dal termine, quando Brown trova il 93-90 su assist del numero 36, Barrett a sua volta risponde con la tripla del 93 pari, dall'altra parte è di nuovo Smart a dare il nuovo +3 a Boston, con Burks che sbaglia la replica e Brown che va in lunetta facendo però 1 su 2, ma si riscatta prontamente, stoppando il tiro di Barrett. Smart - 15 dei suoi 17 finali arrivano nel quarto periodo - segna altri due punti dalla lunetta, Payton risponde dalla lunga distanza per i Knicks, ma Tatum è freddo dalla lunetta e la tripla finale di Barrett - 29 per lui alla fine con 6 su 6 da fuori - serve solamente a fissare il 101-99 finale per Boston. Entrambe le squadre mandano solo 3 uomini in doppia cifra, i Celtics oltre a Smart hanno avuto nei due Jay's i cardini dell'attacco, 32 e 10 rimbalzi per Brown e 25 con 10 rimbalzi e 5 assist per Tatum, mentre per New York oltre a Barrett buona gara di Randle - 22 punti con 9 rimbalzi e 6 assist - e 11 di Rose.
Vittoria mai in discussione per Brooklyn contro New Orleans. Finisce 139-111, con i Nets che segnano 79 punti nel primo tempo e gestiscono il ritmo nel secondo, ritrovando anche Kevin Durant al rientro dopo 23 partite, che chiude con 17 punti, 7 rimbalzi e 5 assist, con un perfetto 7 su 7 dal campo in 19 minuti. Oltre a KD 24 e 6 assist per Irving e 22 per Aldridge, mentre dall'altra parte Nola tira male da oltre l'arco - 6 su 27 alla fine - ed ha in Bledsoe il migliore con 26 punti, seguito dai 16 di Williamson ed i 15 di Ball.
Altra gara ad alto punteggio è quella tra Memphis ed Atlanta, con entrambe le squadre in back to back. La partita si risolve nel terzo quarto, chiuso col parziale di 43-23 per i padroni di casa, bravi ad approfittare delle rotazioni accorciate in casa Hawks, senza Gallinari e Capela. Finisce 131-113 per Memphis, che ha tutto il quintetto in doppia cifra guidato dai 30 di Allen e seguito da Morant e Valanciunas a quota 19, col lituano che aggiunge anche 11 rimbalzi. Per Atlanta invece il migliore è Bogdanovic con 24 punti, seguito dalla doppia doppia di Young da 14 e 11 assist.
Risultato un po' a sorpresa nel derby texano tra Dallas e Houston, con i Rockets che si impongono 102-93, interrompendo una striscia di 5 sconfitte consecutive. I Mavs pagano una pessima serata al tiro, sia di squadra, 37% dal campo e 25% da fuori, sia di Doncic, che ha chiuso con 23 punti ma con 9 su 26 dal campo e 1 su 9 da fuori. 23 punti anche per Porzingis, ma tirando meglio - 10 su 19 dal campo - e 12 rimbalzi, ed in uscita dalla panca 18 punti per Hardaway. Per Houston ottimo rientro di Wall - 31 punti e 7 assist in 34 minuti - e doppie doppie con i rimbalzi per Wood, 22+10, ed Olynyk, 10+18.
Gara equilibrata per tre quarti quella tra Oklahoma City e Charlotte, decisa dal parziale di 12-0 a cavallo tra terzo e quarto periodo in favore degli Hornets, che trovano così la 26esima vittoria e tengono aperta la discussione riguardante il quarto posto ad est, vista la sconfitta di Atlanta. 7 uomini in doppia cifra per la squadra di Borrego, guidata da McDaniels, che alla sua seconda partenza in quintetto della carriera produce 21 punti con 9 su 14 al tiro, seguito dai 17 di Rozier, i 16 di Bridges ed i 15 a testa per Graham e Zeller, con quest'ultimo che aggiunge anche 14 rimbalzi. I Thunder, ormai avviati alla caccia della scelta più alta possibile al draft, hanno 25 punti a testa dalla duo Pokusevski-Maledon.
Bella partita quella tra Denver e San Antonio, che si è risolta solo nel secondo tempo dopo che il primo si era terminato con i Nuggets avanti di soli 4 punti sul 54-50. Dal riposo lungo escono molto meglio i texani, che con un parziale di 18-4 si portano sul +10. Immediata la reazione dei padroni di casa, break di 18-2 e controsorpasso riuscito, con il terzo quarto che si chiude con Denver avanti 81-74. Nella prima metà del quarto periodo gli uomini di Malone danno la spallata decisiva portandosi sul 100-81, e chiudendo di fatto la gara, con gli ultimi di garbage time che servono solamente a fissare il punteggio sul 106-96 finale. 3 uomini sopra quota 10 per Denver, Barton con 14, Porter con la doppia doppia da 18+10 rimbalzi, e Jokic con 25 punti, 10 assist e 9 rimbalzi, mentre per gli Spurs Murray e White si fermano a quota 18, DeRozan a 14 e Mills 12.
Il piatto forte della notte però prevedeva il confronto tra prima e seconda forza della Western Conference, ovvero Utah contro Phoenix, e la gara non ha deluso le attese. Dopo un primo quarto equilibrato infatti i Suns provano a dare una prima spallata al match, e sembrano riuscire nell'intento, visto che vanno al riposo lungo sul 51-40. In uscita dagli spogliatoi i padroni di casa sembrano mantenere bene il vantaggio, ma sul finire del terzo periodo Utah si riporta a contatto, chiudendo addirittura in vantaggio sul 78-77. Nel quarto periodo i Jazz vanno sul +5 ma vengono immediatamente ripresi, i Suns a loro volta vanno sul 100 a 96 con una tripla di Crowder a 2 minuti dal termine, ma un canestro di Mitchell ed un libero di Gobert riportano Utah a -1. Ci pensa quindi CP3 a segnare il jumper del +3, e sembra fatta per i suoi visto che non segna più nessuno, ma Mitchell non è d'accordo, e a 10 secondi dal termine infila la tripla del 102 pari che vale l'overtime, visto che l'ultimo tentativo di Booker non va a bersaglio. Nel supplementare i Suns vanno sul +5, e riescono a non farsi mai raggiungere, visto che Utah arriva massimo al -2, e nel finale i liberi di Paul chiudono i conti. 117-113 il finale, protagonisti Booker con 35, CP3 con 29+9 assist ed Ayton con 18+12 rimbalzi da una parte, Mitchell con 41, Bogdanovic con 20 e Gobert da 16+18 rimbalzi dall'altra.
Testo: Andrea Brigati
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