NBA: Celtics in crisi, Hornets bene anche senza Ball
- La Pagina Del Cestista
- 24 mar 2021
- Tempo di lettura: 4 min
Comincia da Cleveland il recap della notte, dove i Cavs non riescono a replicare la bella prestazione con Toronto di 24 ore prima, e vengono battuti da Sacramento col risultato di 119-105. Gara che viene decisa nel secondo tempo, con il parziale di 27-17 del terzo quarto che indirizza la vittoria a favore dei Kings, che tirano molto meglio dal campo rispetto agli avversari, 54% contro il 42%. Ottime partite di Fox, con 30 punti 6 rimbalzi e 6 assist, e di Haliburton che ne segna 28, mentre per i Cavs, che tirano 4 su 17 da fuori, buona gara di Mcgee con 18 e 9 rimbalzi e di Garland con 17 punti.
Oklahoma City recupera Gilgeous-Alexander e vince anche la seconda gara del back to back contro Minnesota. 112-103 il finale, con i Thunder che conducono le danze per larga parte dei 48 minuti, e riescono a scappare in maniera definitiva ad inizio quarto periodo, dopo averci provato anche in precedenza. I ragazzi di Daigneault sfruttano una grande serata nel tiro da fuori, 56% contro il 35% dei T-Wolves, e trovano dal loro numero 2 una partita da 31 punti, coadiuvato dai 15 e 6 assist di Jerome dalla panchina, mentre a Minnie non bastano i 33 e 10 rimbalzi, ma con 10 su 28 al tiro, di Towns, ed i 16 di Edwards.
Charlotte, nonostante la brutta notizia dell'infortunio di Ball che probabilmente lo terrà fuori fino al termine della stagione, reagisce bene e va a vincere sul campo di San Antonio, riportando il record al 50%. La partita rimane in equilibrio fino ad un minuto e mezzo dal termine, quando una tripla di Rozier manda gli Hornets sul +3, e non si segnerà più dal campo fino ai liberi finali da una parte e dall'altra che fissano il punteggio sul 100-97 conclusivo. Ottima partita giocata dai due ex Celtics Hayward e Rozier, rispettivamente 27 e 26 punti, che ora saranno chiamati ad un lavoro extra, mentre per i texani ci sono 28 da DeRozan e 21 di White.
Partita che ha poco da dire quella tra Chicago e Utah, con i detentori del miglior record Nba che spazzano via i Bulls col risultato di 120-95. I ragazzi di Snyder prendono il largo nel secondo quarto senza voltarsi più indietro, sfruttano una ottima serata nel tiro da fuori, 43% contro il solo 23% di Chicago, e gestiscono il minutaggio dei titolari, con il solo Gobert a giocare più di 30 minuti. Proprio il francese è stato uno dei mattatori assieme a Mitchell, con 21 punti, 10 rimbalzi e 9 stoppate per il primo e 30 punti 6 rimbalzi e 6 assist per il secondo. Per i Bulls 27 di LaVine con 10 su 25 dal campo e 14 di Young.
Finalmente! Credo che sia questa la parola adatta per la vittoria di Houston, che interrompe così a quota 20 la striscia di sconfitte di fila. La partita con Toronto si decide di fatto nel secondo tempo. I Rockets cercano la fuga già nel terzo quarto, ma vengono ripresi alla fine di esso, però con determinazione i texani allungano nuovamente con un parziale di 15-5 nella prima parte dell'ultimo periodo, che crea il solco decisivo per portare a casa la tanto agognata vittoria. Wall realizza una tripla doppia, cosa che non gli riusciva dal 2016, nonostante un pessimo 8 su 30 dal campo per un totale di 19 punti, con l'aggiunta di 11 rimbalzi e 10 assist, ma i migliori marcatori in casa Houston sono Tate e Brown, 22 e 20 punti. Per Toronto, che paga un pessimo ultimo quarto con solo 13 punti segnati e tira 10 su 40 da oltre l'arco, 27 di VanVleet, 19 di Powell e doppia doppia da 21 e 10 rimbalzi di Siakam.
Gara molto equilibrata e terminata al supplementare quella tra Memphis e Boston. Ad uscirne vincenti sono i Grizzlies con il punteggio di 132-126, grazie ad una maggiore lucidità nel momento decisivo della partita. Le due squadre si sono divise i due tempi, nel primo meglio Boston, nonostante le assenze di Walker e Tatum che sfrutta anche il 12 su 19 da fuori per stare al comando, nel secondo meglio Memphis, che però manca il colpo del ko e Smart, dopo qualche errore qua e là, prima segna il layup del -2, poi, dopo l'errore di Memphis in attacco, si fa tutto il campo e serve a Theis la palla del 117 pari. Sempre Smart nel supplementare sbaglia qualche scelta di troppo, e Boston, malgrado il miglior Teague della stagione con 26 punti ed un Brown da 27, non ha più la forza di reagire, Memphis, che ha 29 da Morant, 24 da Brooks e 16 con 19 rimbalzi di Valanciunas ringrazia e chiude la pratica.
Partita senza storia quella tra Milwaukee e Indiana, con i Bucks, privi di Antetoukunmpo, che sfruttano un primo quarto da 48, si, avete letto bene, 48 punti segnati, per prendere immediatamente il largo senza concedere possibilità di replica ai Pacers. Finisce 140 a 113 per la squadra del Wisconsin, che tira meglio da fuori che dal campo, 61% contro il 56%. 28 punti e 14 assist di Holiday, 25 e 8 rimbalzi di Middleton e 20 di Connaughton per la squadra di Budenholzer, mentre per Indiana, che tira 12 su 50 da tre punti, 22 di Sabonis, 21 di Lamb e 20 di McDermott.
Si chiude la striscia di vittorie consecutive di Atlanta, che cade contro i Clippers a causa di un pessimo quarto periodo che vede LA segnarne 37 contro i soli 20 degli uomini di McMillan. Atlanta infatti aveva toccato i 22 punti di vantaggio nel corso del terzo quarto, salvo poi subire un parziale di 13-0 che rimette i Clippers in gioco. Il quarto periodo va avanti tra parziali e controparziali, con quello di Los Angeles che si rivela essere decisivo negli ultimi 4 minuti, con gli uomini della second unit, Mann e Kennard, rispettivamente 21 e 20 a testa, sugli scudi. Finisce 119-110 per i velieri, con Leonard a dar manforte ai due uomini sopra con 25 punti 7 rimbalzi e 5 assist, mentre George stecca con 8 punti tirando 3 su 12, riuscendo ad essere utile però con 7 assist. Per gli Hawks invece non bastano i 28 e 8 assist di Young ed i 23 con 7 rimbalzi di Collins.
Testo: Andrea Brigati
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