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NBA: Celtics in ripresa, Jazz da favola

  • Immagine del redattore: La Pagina Del Cestista
    La Pagina Del Cestista
  • 28 mar 2021
  • Tempo di lettura: 5 min

9 partite nella notte, vediamo cos'è successo.

Cominciamo dalla capitale, dove Washington batte Detroit 106-92. La squadra di Brooks ha dominato per larghissimi tratti della partita, toccando i 28 punti di margine nel terzo quarto, ma subendo la rimonta furiosa dei Pistons che ritornano a 3 lunghezze sul 82-79 a 10 minuti dal termine. I Wizards si rendono conto del pericolo e mettono a segno un parziale di 9-0 che rimette le cose a posto, sancendo di fatto la fine delle ostilità. I capitolini son guidati dalla tripla doppia di Westbrook da 19 punti, 19 rimbalzi e 10 assist, seguito dai 17 di Beal, che però è dovuto uscire per un problema fisico, ed i 14 di Hachimura, mentre Detroit ha solo 3 uomini in doppia cifra, ovvero Ellington con 15 e gli 11 a testa di Plumlee e Stewart.

Sorpresa della notte è la vittoria dei Knicks contro i Bucks, privi però di Antetoukunmpo, Holiday, Middleton e DiVincenzo. La gara è stata comunque equilibrata per larghi tratti, ma nell'ultimo periodo i Knicks hanno provato la fuga toccando +11. Pronta la reazione d'orgoglio di ciò che è rimasto dei Bucks, che si riportano sulla situazione di parità a quota 96 con la schiacciata di Lopez ad un minuto e mezzo dal termine. Il problema è che questo è l'ultimo canestro della partita dei suoi, dato che Burks infila la tripla che regala il nuovo vantaggio a New York, e dalla lunetta nel finale lui è Barrett chiudono definitivamente i conti. Termina così 102-96, con i Knicks che hanno una brutta ed una bella notizian; la brutta è l'infortunio al piede di Robinson, e pare una cosa seria, la bella è il rientro di Rose, che conclude con 13 punti in 29 minuti. Oltre a lui 21 punti a testa per Burks e Barrett, mentre per i Bucks ci sono le doppie doppie di Thanasis Antetoukunmpo da 23 e 10 rimbalzi, di Nwora da 21+10 rimbalzi e di Lopez da 12 e 10 rimbalzi.

Nella rivincita tra Houston e Minnesota stavolta i Rockets riescono a gestire il vantaggio fino al termine, dominando la partita. Termina 129-107, con i texani che ne segnano 74 nel primo tempo e non si addormentano come 24 ore prima nel secondo, sfruttando una ottima serata al tiro, 54% dal campo e 46% da fuori. Ben 7 gli uomini in doppia cifra per coach Silas, guidati dai 25 di Porter, i 20 del neo arrivato Augustin dal pino ed 16 a testa di Brown e dell'altro nuovo arrivato Olynyk. Per i T-Wolves, che riabbracciano Beasley dopo un periodo un po' complicato, ci sono i 27 punti a testa di Edwards e Towns, che ci aggiunge anche 15 rimbalzi.

San Antonio ha la meglio su Chicago, battendoli 120-104. La chiave del successo è stata il fantastico primo tempo su entrambe i lati dei texani, chiuso sul 65-39, che consente di amministrare il tentativo di rientro di Chicago, che arriva si a 9 punti di distanza a 5 minuti dal termine, ma il tentativo di rimonta finisce lì, visto che gli Spurs riallungano in maniera definitiva. 7 uomini in doppia cifra per gli speroni, con Poetl leader a quota 20, seguito da DeRozan a quota 17 e il duo White e Mills a 16, mentre per i Bulls ci sono i 21 con 9 rimbalzi del neo arrivato Vucevic, i 18 di LaVine ed i 13 di White dal pino.

New Orleans si riscatta della sconfitta patita contro Denver, e sfrutta anche le assenze in casa Dallas per battere i texani. Termina 112-103, con la partita che si decide negli ultimi 3 minuti e mezzo, dove Nola mette a segno il parziale di 18-8 che decide la gara. In questo parziale 10 dei suoi 38 punti finali li realizza Williamson, che aggiunge anche 6 assist e 5 rimbalzi, ben aiutato dai 20 di Alexander-Walker ed i 19 di Ingram. Dallas, priva ancora di Doncic e stavolta anche di Porzingis, si è aggrappata ai 30 di Hardaway ed i 24 di Brunson, ma il 51% dal campo concesso agli avversari li condanna al ko. Purtroppo niente minuti per Melli nonostante le parole del GM dei texani lasciassero intendere il contrario.

Boston da continuità alla vittoria di 24 ore prima sul campo dei Bucks, vincendo 111-94 sui Thunder. Non è stata però una passeggiata, perché Okc ha giocato alla pari per 3/4 di gara, prima che il parziale di 35-14 dell'ultimo quarto decidesse la sfida a favore dei biancoverdi. In particolar modo Tatum, fino a quel momento un po' sonnacchioso, è entrato in ritmo, e tra assist e canestri ha creato il parziale di 21-2 che ha girato la partita in favore dei suoi, sfatando anche in parte il problema dei back to back per i suoi. Proprio il numero 0 è il migliore dei suoi con 27 punti, seguito dai 25 di Brown ed i 12 a testa di Pritchard ed Edwards in uscita dal pino. I Thunder, privi di Gilgeous-Alexander, hanno invece 22 punti da Maledon ed una super doppia doppia da 21 e 23 rimbalzi di Brown.

Il secondo atto della sfida tra Utah e Memphis si conclude come il primo, con la vittoria dei Jazz, stavolta capaci di creare il vantaggio e gestirlo fino al termine. Finisce infatti 126-110, con i ragazzi di Snyder, memori di quanto successo nel precedente confronto, che stavolta non alzano le mani dal manubrio troppo presto, e conservano il vantaggio costruito con il parziale di 39-19 del primo quarto. Utah, priva di Conley, si aggrappa ai 35 e 7 assist di Mitchell, coadiuvato dai 28 di Clarkson dal pino e dalla doppia doppia da 16 e 14 rimbalzi di Gobert, mentre a Memphis non bastano i 16 di Anderson, i 13 di Brooks ed i 13 ed 11 rimbalzi di Valanciunas.

Coach Rivers torna per la prima volta da avversario sul campo dei Clippers, con i suoi ex giocatori che gli procurano un dispiacere, battendo i suoi 76ers con il punteggio di 122-112. La differenza tra le due squadre si crea nel terzo quarto, dove i Clippers costruiscono 13 punti di vantaggio che riescono ad amministrare fino al termine. La squadra di Lue, brava a negare il contropiede a Phila, 12-0 il parziale in questo campo per LA, ha una grande prestazione dalle due stelle, con Leonard che chiude con 28 punti, George ne aggiunge 24 con 9 rimbalzi e 9 assist, ai quali si aggiunge Mann che dal pino ne mette 23 con 10 su 12 dal campo. A Phila invece non basta il solito Harris da 29 punti con 7 rimbalzi e 6 assist, con i 17 di Green ed i 16 di Miltom dal pino come contorno.

Nell'ultima partita della notte Sacramento trova una vittoria insperata contro Cleveland. Diciamo così perché con 1.6 ancora sul cronometro e l'impossibilità di spostare la palla a metà campo sembrava fosse finita per i Kings, ma Fox e Barnes trovano il jolly, con una gran rimessa del primo che trova il suo numero 40 pronto a ricevere il passaggio, girarsi verso il canestro e scagliare il tiro che fissa il punteggio sul 100-98 finale. E dire che Sacramento ha tirato male da 3, 7 su 30 alla fine, ma possiamo dire che Barnes ha scelto bene il momento di segnare la sua unica tripla della partita. Oltre ai 16 punti del game winner, ci sono i 36 di Fox ed i 13 di Haliburton, mentre dall'altra parte ci sono i 26 di Sexton, i 18 di Garland ed i 17 di Nance.


Testo: Andrea Brigati

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