NBA: Curry e Jokic in formato M.V.P.
- La Pagina Del Cestista
- 20 apr 2021
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9 le gare disputate nella notte, alcune molto belle ed avvincenti.
Partiamo da Detroit, dove i padroni di casa hanno la meglio su Cleveland col punteggio di 109-105. I Pistons hanno sprecato i 23 punti di vantaggio accumulati nel primo quarto, facendosi recuperare dai Cavs mai domi, ma nei secondi finali del match trovano i due layup decisivi prima con Frank - 20 punti per lui dalla panca - e poi da Josh Jackson. Tutto il quintetto per i padroni di casa va in doppia cifra, guidato dai 20 di Bey e dalla doppia doppia di Stewart da 18 punti e 16 rimbalzi, annichilendo i lunghi avversari. Per gli ospiti non bastano le belle prove di Sexton a quota 28 e Garland con 23 punti, in una sera in cui il tiro da 3 non entra quasi mai, 19% alla fine.
Si ferma a 6 successivi di fila la striscia dei Celtics, battuti a domicilio da Chicago 102-96. Troppe le 16 palle perse dei padroni di casa, senza Walker e Smart, alcune arrivate anche nel concitato finale di gara che hanno di fatto condannato Boston al ko. Bravi i Bulls a sfruttare il terzo quarto da 32 punti segnati e glaciale Coby White dalla lunetta con gli ultimi 4 punti dei suoi a mettere il sigillo sulla gara. Inutile per i Celtics la prima tripla doppia in carriera di Tatum, che ne mette sì 14, ma con 3/17 al tiro, ai quali aggiunge 13 rimbalzi e 10 assist, mentre Brown ne segna 23. Per Chicago il condottiero è Vucevic con 29+9 rimbalzi, aiutato dai 19 e 7 assist di White.
Golden State prosegue il tuo ad est e va a vincere sul campo dei primi della classe, ovvero Philadelphia. Finisce 107-96, con i Warriors bravi a reagire allo 0-10 dell'avvio, ed a loro volta nel finale infilare il break con il medesimo punteggio che allarga la forbice tra le due squadre in maniera definitiva. Steph Curry prosegue nella sua striscia incredibile, con altri 49 punti e 10 triple messe a segno, con Wiggins che gli dà sostegno con la doppia doppia da 16+10 rimbalzi. Phila senza Simmons gira tutta attorno ad Embiid che sfiora la tripla doppia, 28 con 13 rimbalzi e 8 assist, con Curry a quota 15 e Thybulle con 13 che provano a dare una mano al camerunense ma senza successo.
Altro successo esterno è quello di San Antonio, che batte Indiana 107-94. A decidere la gara è il primo quarto, dove White segna 16 dei suoi 25 punti finali ed aiuta gli Spurs a volare sul +15, margine che più o meno resisterà per tutto il resto della gara. Anche DeRozan fa il suo con 18 punti, mentre per i Pacers, privi di Sabonis e Turner, LeVert e Brogdon chiudono a quota 18.
Miami, dopo un primo tempo equilibrato, prende il largo nel secondo, e batte Houston 113-91, nonostante le assenze di Butler, Adebayo ed Herro. A fare la voce grossa ci pensa Nunn con 30 punti, aiutato dai 19 a testa di Robinson e Dragic, mentre per i Rockets, che pagano il 23% da fuori, 18 punti a testa per Wood e Porter.
Washington prosegue la sua rincorsa al play-in, e batte Oklahoma 119-107. Fondamentali i 58 punti segnati in area dai Wizards contro i soli 36 degli ospiti, oltre ai 19 punti concessi da palle perse dai Thunder. 30 punti di Beal, seguito dai 21 di Bertans e la tripla doppia di Westbrook da 13, 17 assist e 11 rimbalzi. Per Okc ci provano Bazley con 26, Bradley con 16 e Williams con 15.
In Wisconsin va in scena una gara molto equilibrata tra Milwaukee e Phoenix. Nessuna delle due squadre riesce ad arrivare al vantaggio in doppia cifra, con i Bucks che sembravano però avere in mano la gara nel quarto periodo con il margine di 7 punti che aveva a 4 minuti dalla fine. Sbagliato, perché i Suns piazzano un 10-0 che li porta al comando della gara, ma i padroni di casa non ci stanno, e con Middleton trovano la tripla del nuovo sorpasso a 43 secondi dalla fine. Booker risponde per i suoi con lo step back che fissa il punteggio sul 116 pari, mandando tutti al supplementare. L'attacco dei Bucks fa fatica, così Phoenix va sul +6, ma due triple di Connaughton e Tucker ristabiliscono la parità, poi inizia il botta e risposta. Jumper di CP3 da una parte, risponde Middleton allo stesso modo, si va di là e Bridges infila la tripla ma sempre Middleton replica con la stessa moneta a 25 secondi dal termine. Nell'ultima azione però Booker subisce fallo su azione di tiro da parte di Tucker, mette il primo libero e sbaglia apposta il secondo, visto che sul cronometro erano rimasti appena 0.3 decimi, così i Bucks non hanno il tempo di replicare. Finisce 128-127 per Phoenix, che trova in Booker il suo top scorer con 24 punti, seguito dalla doppia doppia da 22+13 assist di Paul, che sorpassa Magic Johnson al quinto posto nella classifica all time degli assist, e da quella di Ayton da 20+13 rimbalzi. Per i Bucks solo 3 uomini scollinano la doppia cifra, ovvero Antetokounmpo con 33 punti, Middleton con 26 ed Holiday con 25.
Altra gara molto tosta è stata quella tra Denver e Memphis. I Grizzlies hanno dato la sensazione di poterla controllare, visto che sono stati in vantaggio per larghi tratti della gara, toccando il +10 a 4:20 dalla sirena. Qui però i Nuggets hanno una reazione d'orgoglio, e spinti da Barton e Jokic raggiungono la parità sul 116 a 20 secondi dalla fine grazie a due liberi del serbo, forzando così i supplementari. Si segna poco in questi 5 minuti, Memphis prova la fuga andando sul 125-120 con la tripla di Morant, ma ancora una volta Denver risponde, e grazie a Barton trova la nuova parità sul 125, che manda tutti al secondo supplementare. Stavolta Denver parte meglio grazie a Jokic che mette 4 punti in fila, ma la risposta dei Grizzlies non si fa attendere con Morant ed Anderson. Jokic però non ci sta, ed a 42 secondi dal termine mette la tripla del +3, ed i liberi di P.J. Dozier chiudono il discorso, visto che la tripla finale di Melton serve solo a fissare il 139-137 finale. Superba prova di Jokic, che anche se vede terminare la sua striscia di gare consecutive con 10 o più assist ne mette 47 catturando 15 rimbalzi, coadiuvato dai 28 con 7 assist di Barton ed i 21 di Porter. Per gli ospiti, privi di Valanciunas ma degnamente sostituito da Tillman, che fa registrare la doppia doppia da 18+14 rimbalzi, anche Morant trova la doppia doppia da 36 punti e 12 assist, con Melton ed Allen che segnano 25 e 24 punti a testa.
Nella rivincita tra Jazz e Lakers ad avere la meglio stavolta è Utah per 111-97. Gara di testa per tutti i 48 minuti per gli ospiti, che tirano il 57% dal campo con tutto il quintetto in doppia cifra. A guidare le danze è Clarkson con 22 punti, seguito dai 21 di Ingles ed i 19 di Bogdanovic, mentre ai gialloviola non bastano i 24 di Horton-Tucker, i 17 di Kuzma ed i 15 a testa di Schroder e Caldwell-Pope.
Testo: Andrea Brigati
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