NBA: Durant e Irving poetici, Curry con un'altra prestazione da ricordare
- La Pagina Del Cestista
- 26 apr 2021
- Tempo di lettura: 4 min
Il nostro riassunto comincia dalle sfide della domenica sera.
La prima in programma era quella tra Charlotte e Boston, dove i Celtics confermano la loro allergia totale ai matinee in questa stagione, perdendo 125-104 contro gli Hornets. Gara che di fatto viene indirizzata già dal primo quarto, dove i padroni di casa partono forte con 10 su 12 dal campo e 6/7 da fuori, costruendo il gap dal quale la squadra di Stevens non riuscirà più a risalire, con Bridges che da la mazzata psicologica alla fine del terzo quarto, quando manda a bersaglio una tripla da metà campo sulla sirena che ricaccia sul -12 Boston, tornata sotto la doppia cifra di svantaggio. Charlotte, che ha chiuso con 39 assist su 47 canestri, grazie a questa vittoria riporta il suo record in parità, 30-30, e si rifà sotto nella lotta per il sesto posto occupato proprio dai Celtics, ringraziando tutto il quintetto base in doppia cifra guidati dai 24 di Graham, i 20 di Bridges e le doppie doppie di Rozier, 21+11 assist, P.J. Washington - 22 e 12 rimbalzi - e di Bridges, 13+10 rimbalzi. Per la squadra di Stevens le uniche note positive arrivano dai 20 punti a testa di Brown e Walker e dalla doppia doppia di Tatum da 19 e 11 rimbalzi.
Partita decisamente più bella quella tra Brooklyn e Phoenix, che ha visto il successo dei Nets 128-119. Dopo un primo tempo in cui gli ospiti hanno giocato meglio - ma Irving ha tenuto in piedi i suoi con 24 dei suoi 34 punti finali, ai quali ha sommato anche 12 assist - nel secondo i padroni di casa hanno sfruttato la grande vena realizzativa di Durant, 33 per lui alla fine in 28 minuti giocati, per scavare il solco decisivo ai fini del risultato. Oltre alle due superstar, partita incisiva di Griffin in uscita dalla panca con 16 punti e 5 rimbalzi. Dal canto suo Phoenix, che paga il 46% al tiro pesante degli avversari contro il proprio 35%, ha potuto contare sui 36 di Booker ed le doppie doppie di Ayton, 20 e 13 rimbalzi, e di Craig in uscita dal pino, 20+14 rimbalzi.
Memphis batte per la seconda volta in tre giorni Portland, col punteggio di 120-113. I Grizzlies approcciano meglio la gara, andando al riposo sul +11 e mantenendo il vantaggio per tutto il terzo quarto, ma i Blazers hanno una reazione d'orgoglio e ad inizio ultimo periodo si riportano sul -2. Qui però si spegne nuovamente la luce per i padroni di casa, che incassano il break di 10-0 che chiude definitivamente il discorso. 28 punti per Morant, doppia doppia al rientro per Valanciunas da 21 e 10 rimbalzi e 18 per Brooks a favore di Memphis, mentre a Portland non bastano i 27 di McCollum, i 23 di Lillard - ma con 8/27 al tiro - i 17 di Powell e la doppia doppia da 16 e 19 rimbalzi di Nurkic.
Ottava vittoria di fila per Washington, che soffre forse più del previsto per avere la meglio su dei coriacei Cavaliers, battendoli 119-110. Cleveland infatti ha mantenuto la testa della gara per tutto il terzo quarto, ma dopo aver toccato il +7 ad inizio ultimo periodo viene raggiunta dai Wizards a quota 105 a poco meno di 5 minuti dalla fine. Westbrook e soci qui accelerano il ritmo, e staccano definitivamente i Cavs, confermandosi una delle squadre più in forma del momento. Top scorer dell'incontro Beal con 33 punti e 6 rimbalzi, con Westbrook, Neto e Lopez che aggiungono 14 punti a testa, mentre agli ospiti, senza Sexton, non bastano i 28 punti di Garland, i 27+12 rimbalzi di Allen ed i 19 di Osman.
A proposito di squadre in forma, passiamo da Washington ad Atlanta, capace di battere 111 a 104 nientemeno che i Milwaukee Bucks, che ne avevano rifilati 132 ai Sixers solo 24 ore prima. Forse proprio il back to back ha influito nel quarto finale per la squadra di Budenholzer, che concede 41 punti negli ultimi 12 minuti agli Hawks, grazie a Lou Williams che segna praticamente quasi tutti i suoi 15 punti nel quarto finale, dando una grossa mano ai suoi. Senza Young è ancora Bogdanovic a fare la voce grossa con 32 punti, ai quali si aggiungono i 20 di Huerter ed i 18 di Collins, con il Gallo che ne dalla panca ne mette altri 15. I Bucks tirano male da fuori, 8 su 28 alla fine, rendendo vane le gare di Antetokounmpo da 31 e 14 rimbalzi, di Holiday da 19+11 assist ed i 23 di Middleton.
Larga vittoria di Indiana che batte a domicilio Orlando 131 a 112. La squadra di Bjorkgren sfrutta il parziale di 41 a 20 del terzo quarto per scappare in maniera definitiva senza poter essere più ripresa. La gara però è stata funestata dal grave infortunio del rookie dei Magic Cannady, che si è rotto la caviglia nella ricaduta dopo aver cercato di contrastare un layup di Sumner, con i giocatori di entrambe le squadre visibilmente scossi. Ancora con lo small ball estremo per via delle assenze dei lunghi, per i Pacers il migliore è Brogdon, con 24 punti, 9 assist e 8 rimbalzi, seguito dai 21 di Sumner ed i 20 di McDermott dalla panca. Per Orlando 20 punti di Bacon, 17 di Bamba e 14 a testa per Hampton ed Anthony.
Steph Curry guida Golden State alla vittoria 117 a 113 contro Sacramento, stabilendo anche il record di 85 triple in un mese, mai nessuno ne ha messe così tante. La gara però non è stata una passeggiata, i Kings infatti sono partiti forte, e devono rammaricarsi per gli errori commessi negli ultimi due minuti, sia nei tiri dal campo che in quelli dalla lunetta, mentre dall'altro lato Oubre - 19 per lui in uscita dalla panchina, dove sembra renda meglio rispetto alla partenza in quintetto - Green e Curry puniscono la squadra di Walton. Il top scorer della gara è ovviamente il numero 30 dei padroni di casa con 37 punti, mentre Green sfiora la tripla doppia con 8 punti, 14 rimbalzi e 14 assist. Per Sacramento ormai il torneo play-in è un miraggio, e le buone prestazioni di Hield con 25 punti, Haliburton con 24 ed 8 assist e Barnes con 23 punti sono solamente una magra consolazione.
Testo: Andrea Brigati
Comentários