NBA: Gli Hawks ribaltano subito il fattore campo, Clippers al turno successivo
- La Pagina Del Cestista
- 7 giu 2021
- Tempo di lettura: 3 min
Due le gare in questa domenica, entrambe giocate in orario ottimale per gli appassionati europei.
Nella gara delle 19 Atlanta espugna il Wells Fargo Center 128 a 124, dopo aver dominato la gara per 44 minuti e rischiando di subire una rimonta clamorosa negli ultimi 3 minuti e mezzo. Dopo 5 minuti di equilibrio nel primo quarto la squadra di McMillan inizia ad accelerare, e andrà al riposo del primo quarto avanti sul 42 a 27. Nel secondo quarto Young e soci continuano a bombardare il canestro di Phila, arrivando a toccare il +26 sul 55-29. Con l'andare del tempo le percentuali degli ospiti cominciano a scendere leggermente, ed unita alla difesa dei Sixers che sale un minimo di colpi il -20 dell'intervallo è tutto sommato un affare per i padroni di casa. Ad inizio terzo quarto Phila ritorna anche a -15, ma gli Hawks rimettono subito le marce alte e tornano in un amen sul 89 a 64. I padroni di casa non ci stanno, e ritornano in chiusura di quarto sul -16, svantaggio che durerà fino a 3:30 dal termine, quando il punteggio recita 118-104 per gli ospiti. Qui Atlanta probabilmente ha il braccino da tennista, e comincia a giocare anche troppo presto col cronometro, così Embiid e Curry insieme confezionano un parziale di 11-0 che riporta i Sixers sul -3. Bogdanovic trova una tripla che rimette due possessi pieni fra le due squadre, Simmons ed Harris dimezzano il distacco sul -3, ma Collins con 5 punti in fila manda i suoi sul +8. Sembra finita, ma Simmons ed Embiid rimettono i padroni di casa in gara sul -2, e qui è glaciale Bogdanovic a fare 2/2 dalla lunetta e chiudere i conti stavolta una volta per tutte. Young è il mattatore della gara in casa Hawks, e chiude con 35 punti e 10 assist, coadiuvato molto bene da Bogdanovic e Collins con 21 punti a testa, e l'apporto fondamentale dalla panchina di Huerter con 15 punti in una serata in cui la squadra di McMillan tira bene da fuori, 20/47 contro il 10/29 dei padroni di casa. La buona notizia per Philly invece è che il ginocchio di Embiid ha tenuto, come dimostrano i 39 punti e 9 rimbalzi in 38 minuti di gioco, buono l'apporto di Curry con 21 punti e di Harris in doppia doppia da 20 e 10 rimbalzi. Anche Simmons chiude in doppia doppia con 17 punti e 10 assist, ma il problema liberi sta diventando una cosa molto seria, visto il pessimo 3/10 alla fine, che sommato al 10 su 28 complessivo della serie con i Wizards lancia un campanello d'allarme non indifferente.
La gara 7 fra Clippers e Mavericks è stata l'ennesimo spettacolo. Vince la squadra di Lue 126-111, che spezza così la maledizione del fattore campo proprio nella gara più importante. Dopo un primo quarto stoico da parte di Doncic che tiene in piedi i texani praticamente da solo o quasi, in chiusura di primo tempo i Clippers riescono ad allungare leggermente, andando al riposo lungo sul 70-62 grazie all'energia di Mann, oltre al solido apporto delle due superstar, malgrado l'enorme numero di rimbalzi offensivi concessi. Ad inizio terzo quarto Dallas ha una fiammata, e con un parziale di 19-6 va al comando delle operazioni sul 81-76. I fantasmi della bolla, e più in generale della storia dei Clippers sembrano tornare a galla, ma l'attacco dei padroni di casa torna ad essere molto scintillante, ed a cavallo fra terzo e quarto periodo produce un mega break grazie ad una pioggia di triple, ed il punteggio di 106-87 a 9 minuti dalla fine sembra una sentenza. Ovviamente non è così, LA comincia a giocare troppo presto col cronometro ed i texani, con la difesa a zona che i padroni di casa a volte faticano ad attaccare, ritornano a -7 a due minuti dal termine. Qui Jackson trova il jolly con una tripla da 8 metri a pochi secondi dallo scadere dei 24, ed i padroni di casa riescono così a chiudere il discorso. La differenza fra le due squadre la fanno il tiro da 3 ed il lavoro del cast di supporto, con i Clippers che oltre ai 28, 10 rimbalzi e 9 assist di Leonard, ed i 22, 10 assist e 6 rimbalzi di George, hanno 23 punti da Morris - mai un fattore fino a questa partita - 15 di Jackson, 13 di Mann e 11 a testa per Kennard e Batum. Doncic mette su numeri da paura, 46 punti, 14 assist e 7 rimbalzi, ma il 10/36 da oltre l'arco a dispetto del 20/43 degli avversari è una sentenza, e non bastano le doppie doppie, tutte con i rimbalzi, di Porzingis, 16+11, Marjanovic, 14+10, e Finney-Smith, 18 e 10.
Testo: Andrea Brigati
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