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NBA: Grande rimonta dei Celtics, il derby texano va a San Antonio

  • Immagine del redattore: La Pagina Del Cestista
    La Pagina Del Cestista
  • 12 apr 2021
  • Tempo di lettura: 6 min

Il recap delle partite notturne comincia in realtà con le due della prima serata italiana.

La prima sfida è quella tra Atlanta e Charlotte, gara importante per la corsa al quarto posto ad est. Gli Hawks si presentano allo Spectrum Center senza Young e Gallinari, ma queste assenze non si fanno sentire nel primo quarto, chiuso con dai "falchi" sul +13. Gli Hornets però restano in linea di galleggiamento, e dopo aver lungamente inseguito nel terzo quarto trovano anche il sorpasso. L'inizio dell'ultimo quarto è tutto per i padroni di casa, che vanno sul +10 a 7 minuti dal termine, ma Atlanta non ci sta a perdere e ritorna sotto, agganciando la parità a quota 101 a 1:30 dalla fine. Gli Hornets non segnano più, e Williams prima col jumper a 58 secondi dalla fine e poi Bogdanovic con 2 liberi sigillano la W, fissando il 105-101 finale. Proprio il serbo è il miglior per i suoi con 32 punti, col supporto dei 20+15 rimbalzi di Capela ed i 17 di Goodwin. Per gli Hornets invece 23 punti di Bridges - mostruosa schiacciata su Capela - 18 di Rozier e 16 con 7 assist di Graham.

Gara strana quella tra Denver e Boston. Il primo quarto infatti è completamente a favore dei padroni di casa, chiuso 27-16, e danno la sensazione di essere in totale controllo. L'impatto della panchina dei Celtics consente ai biancoverdi di tornare sotto - non sarà la prima volta nella serata - ed il primo tempo si chiude con i Nuggets sopra di 6. L'inizio del terzo quarto sembra il replay del primo, visto che Jokic e compagni allungano fino al +14. Qui però succede l'imprevedibile: Boston infatti inizia a macinare gioco, a trovare ottime soluzioni in attacco grazie anche ad una difesa che sale di colpi in maniera tremenda, con Grant Williams che contiene perfettamente Jokic e l'attacco di Denver si blocca, segnando solo 8 punti nel quarto periodo. Finisce 105-87 per i Celtics, con Tatum che nel quarto periodo segna 14 dei suoi 28 punti finali, coadiuvato dai 20 di Brown ed i 14 a testa di Smart e Walker. Non basta ai padroni di casa la tripla doppia di Jokic da 17 punti, 11 assist e 10 rimbalzi e la doppia doppia di Porter da 22 e 11 rimbalzi.

New Orleans mantiene viva la speranza di giocarsi il torneo play-in, vincendo in rimonta 116-109 su Cleveland. I Cavs infatti partono forte, toccando il +13 nel secondo quarto, ma le assenze di Sexton e Garland si fanno sentire, e piano piano Nola recupera. I padroni di casa però non ci stanno, e rimangono a contatto fino al termine, ma prima Ingram, poi Williamson e di nuovo Ingram coi liberi danno la vittoria agli ospiti. Proprio questi due sono i migliori realizzatori per Nola, Zion ne segna 38 con 9 rimbalzi, mentre l'ex Lakers 27 con 8 assist. Per i Cavs invece career high per Wade a quota 21, seguito dai 19 a testa di Love e Okoro.

Facile successo di Milwaukee su Orlando, ottenuto col punteggio di 124 a 87. I Bucks costruiscono nel primo tempo, finito 57-38 a proprio favore, il vantaggio che dilateranno poi fino alla sirena finale, tenendo i Magic al 37% dal campo. Bella prova di Middleton da 21 punti, 8 rimbalzi e 5 assist, aiutato da Portis che dalla panca ne aggiunge 16 con 10 rimbalzi, mentre per Orlando solo Bamba con 21 punti e Cole Anthony con 12 scollinano in doppia cifra.

Partita dai due volti quella New York e Toronto. I primi due quarti e mezzo sono di dominio Knicks, che viaggiano costantemente in doppia cifra di vantaggio, ma sul 78-66 l'attacco si blocca, ed i Raptors grazie ad un 10-0 ritornano sotto, e qui inizia la partita più tosta, con i canadesi che a loro volta toccano il massimo vantaggio in serata sul 87-83. Contro parziale di 9-0 per la squadra di Thibs, ma Toronto non molla e Lowry trova il layup del -1 a 54 secondi dal termine, Barrett con la tripla manda i suoi sul +4, Siakam accorcia nuovamente sul 96-98, ma i liberi di Randle nel finale sigillano la vittoria per New York. Finisce 102-96, con Randle e Barrett, 23 e 19 punti, a guidare la squadra della grande mela, dall'altra parte buone gare di Trent a quota 23, Lowry con 19 e Boucher in doppia doppia da 17+14 rimbalzi.

Derby texano molto combattuto quello tra Dallas e San Antonio, che vede i Mavs nel secondo quarto provare a scappare ma senza successo, con gli uomini di Popovich che nella ripresa prima agganciano gli avversari, poi provano la fuga sul +8 a 8 dal termine. Stavolta sono i Mavs a rimontare tornando a contatto - 104 a 105 - ma gli Spurs provano nuovamente a scappare grazie ad un 8-0 che li manda sul +9. Gli uomini di Carlisle non ci stanno, ed a 19 secondi dal termine Doncic agguanta la parità a quota 117. Time out Spurs, ed in uscita da esso DeRozan con 1 secondo da giocare infila lo step back del 119-117, e la replica di Doncic non trova il bersaglio. Finisce così, gli Spurs si portano a casa la W grazie ai 33 e 8 assist di DeRozan ed i 25 di Murray, mentre ai Mavs non bastano i 31 e 15 rimbalzi di Porzingis ed i 29+7 assist di Doncic.

Match ad alto punteggio quello tra Indiana e Memphis, che si decide nei secondi finali. I Pacers partono forte, e con un primo quarto da 45-31 scavano il solco in doppia cifra che resisterà per larghi tratti della partita. Nel quarto periodo però la situazione cambia, con Memphis che si riporta ad un solo punto di svantaggio con il canestro di Morant ad un minuto dalla sirena. Ci pensa però LeVert, dopo il rimbalzo offensivo di McConnell sull'errore di Sabonis, a ridare un possesso pieno di vantaggio ai suoi, e nell'azione in uscita dal time out Brogdon ruba palla da Morant e serve ancora LeVert che inchioda la schiacciata della staffa, con i liberi conclusivi del play dei Pacers a fissare il punteggio sul 132-125 finale. Sono 3 i protagonisti della vittoria in casa Indiana, ovvero LeVert con 34 punti, Sabonis a quota 18 con 15 rimbalzi e 9 assist, e Brogdon, che chiude a quota 29 con 11 assist e 9 rimbalzi. Per Memphis 23 con 6 assist per Morant e super doppia doppia di Valanciunas da 34 punti e 22 rimbalzi, più i 15 di Anderson.

Minnesota conferma il buon momento di forma, battendo 121-117 i Chicago Bulls. I padroni di casa fanno gara di testa per quasi tutti i 48 minuti, arrivando ad avere anche il vantaggio in doppia cifra nel secondo e terzo quarto. Nell'ultima frazione di gioco però i Bulls si rifanno sotto, arrivando sul 117-119 grazie a LaVine quando sul cronometro rimanevano ancora 11 secondi. Towns però dalla lunetta si mostra di ghiaccio, e con i punti 26 e 27 della sua gara, fatta anche di 12 rimbalzi e 8 assist, spegne le speranze della squadra di Donovan. Oltre a KAT bella prova di Russell con 27 punti e Reid con 18, entrambi in uscita dalla panca, mentre a Chicago non basta la buona partita del grande ex LaVine con 30 punti, visto anche che Vucevic gioca un po' sottotono, solo 18 punti per lui.

I Clippers chiudono la striscia di 9 partite allo Staples consecutive con una vittoria su Detroit per 131 a 124. Non è stata una passeggiata però, perché i Pistons si sono arresi solo negli ultimi 6 minuti di gioco, dopo aver condotto anche per larghi tratti dell'incontro. Solo un parziale di 10-2 consente ai Clippers - senza Leonard - di condurre in porto la gara, grazie anche ad una eccellente gara di Marcus Morris da 33 punti con 6/8 da 3, ben assistito dai 32+9 assist di George e dai 14 di Batum dal pino. Per i Pistons non basta tutto il quintetto in doppia cifra, guidati dai 26 di Jackson, i 25 di Bey e la doppia doppia da 18+13 assist di Joseph.

Miami comincia il suo tour a ovest battendo Portland 107-98. A decidere le sorti della gara sono il secondo e terzo quarto, in cui gli Heat segnano 64 punti contro i 40 dei Blazers, gestendo poi nel quarto periodo il rientro dei padroni di casa. La sostanziale differenza sono le palle perse, 7 quelle di Miami contro le 17 di Portland, che fruttano ben 28 punti agli ospiti. A fare la voce grossa ci pensano i soliti Adebayo e Butler, 22 e 20 punti, mentre dall'altro lato non bastano i 17 a testa di McCollum e Powell.


Testo: Andrea Brigati

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