top of page
  • Instagram
  • Facebook

NBA: impresa Lakers, sera da ricordare per Kanter

  • Immagine del redattore: La Pagina Del Cestista
    La Pagina Del Cestista
  • 11 apr 2021
  • Tempo di lettura: 4 min

Premessa per il recap delle gare di questa notte, tutte e 7 son terminate con 15 o più punti di scarto, non di certo l'equilibrio a cui si vorrebbe sempre assistere.

Nella gara tra Toronto e Cleveland sono infatti 20 i punti di vantaggio alla sirena finale in favore dei canadesi. Termina 135-115 per i Raptors, capaci di segnare 87 punti nel primo tempo - record di franchigia - per sbarazzarsi dei Cavs, che provano un minimo tentativo di rimonta ad inizio quarto periodo ma senza particolare convinzione. Grande gara di Gary Trent che ritocca il suo massimo in carriera con 44 punti, frutto di un irreale 17 su 19 al tiro e 7/9 da 3. Oltre all ex Blazers bella gara del rookie Flynn, con 20 punti e 11 assist, e solido contribuito di Anunoby con 15 punti. Per i Cavs 29 punti di Sexton, 19 con 8 assist di Garland e 18 di Love.

La partita di cartello della notte si è giocata al Barclays Center di Brooklyn, dove i Nets ospitavano i Lakers. A chi pensava che Brooklyn potesse passeggiare sui gialloviola privi di James e Davis si è dovuto ricredere, infatti i campioni in carica passano col punteggio di 126-101. Dopo un primo tempo equilibrato chiuso sul 61-58 per gli ospiti, le espulsioni di Irving e Schroder ad inizio ripresa danno la scossa a LA, che segna 65 punti nei secondi 24 minuti tenendo i Nets ad appena 43, facendo pagare le 19 palle perse e la pessima gara da oltre l'arco - 5 su 27 alla fine - agli uomini di Nash. Ben 8 i giocatori in doppia cifra per i Lakers, guidati dalle doppie doppie di Drummond da 20 e 11 rimbalzi e di Horton-Tucker da 14+11 assist, i 19 di Schroder in 21 minuti ed i 17 in uscita dal pino di McLemore. Brooklyn ha solo 3 uomini in doppia cifra, Durant con 22 punti, 7 rimbalzi e 5 assist ma con 8 palle perse in 24 minuti, 12 di Aldridge ed i 18 di Irving.

Philadelphia si riscatta del ko patito 24 ore prima contro New Orleans e batte a domicilio gli Oklahoma City Thunder col punteggio di 117-93. I Sixers hanno fatto gara di testa fin dalla palla a due, aprendo il gap nel primo quarto, chiuso sul 37-25, e gestendo senza patemi la gara per i restanti 36 minuti. Troppa la differenza tra le due squadre, se ci aggiungiamo le 23 palle perse di Okc che Phila converte in 32 punti segnati la notte è veramente fonda per i padroni di casa. 27 punti e 9 rimbalzi per Embiid, seguito dai 20 di Korkmaz ed i 13 a testa di Simmons e Scott per i 76ers, che grazie alla sconfitta di Brooklyn ritornano primi a pari merito ad est con loro, mentre per i Thunder le note positive arrivano dai rientri di Bazley e Dort, che segnano 17 e 15 punti, con Bradley che dalla panca ne aggiunge 16 con 14 rimbalzi.

Utah si conferma inarrestabile in casa, e ottiene la 24esima vittoria in fila alla Vivint Smart Home Arena battendo 128-112 Sacramento. Non è stata però una passeggiata, perché i Kings hanno combattuto col coltello tra i denti, e con 6:30 da giocare nel terzo quarto erano avanti di 82-72. Utah qui produce il massimo sforzo, e con un parziale di 27-7 sorpassa e chiude in testa il periodo. I Kings non ci stanno e ritornano sotto sul 109-111 a 4 minuti dal termine, ma i Jazz chiudono la pratica con un parziale di 12-0, non dando scampo agli ospiti. Solita grande gara di Mitchell, probabilmente poco considerato per la corsa al premio di MVP ma che meriterebbe quantomeno un pensiero, con 42 punti, seguito dai 26 di Conley ed i 20 con 6 assist di Ingles dalla panca. Ai Kings non bastano i 30 di Fox, la doppia doppia da 25 e 10 rimbalzi di Holmes ed i 19 di Hield.

Golden State si riscatta del ko di 24 ore prima contro Washington, e batte Houston 125 a 109. È il primo tempo a decidere le sorti della gara, chiuso sul 65-48 per i padroni di casa, visto che il tentativo di rientro dei Rockets viene stoppato dai 23 punti sui 38 finali che Steph Curry mette a segno nel terzo periodo. Oltre al numero 30 per i Warriors buone prove di Wiggins con 25 punti e Poole con 21 in uscita dalla panchina, mentre ai texani le buone prove di Wall - 30 punti e 7 assist - D.J. Augustin con 19 punti ed i 18 a testa di Wood e Olynyk non sono sufficienti ad evitare il 39esimo ko stagionale.

Phoenix non molla l'insegnamento a Utah, e si rialza prontamente dal ko patito allo Staples Center vincendo contro Washington 134-106. A decidere le sorti dell'incontro, dopo che i primi 24 minuti si erano chiusi sul 57-55 per i Suns, è il terzo periodo, che gli uomini di Williams chiudono col parziale di 44-24. Ben 8 i giocatori che scollinano quota 10 per Phoenix, guidati dai 27 di Booker, 15 di Bridges e le doppie doppie di Ayton da 14 e 10 rimbalzi e di CP3 da 13 e 10 assist, mentre per i Wizards non basta la tripla doppia di Westbrook da 17 punti, 14 assist e 11 rimbalzi ed i 24 punti di Neto promosso in quintetto per l'assenza di Beal.

I 15 punti di scarto di cui abbiamo parlato all'inizio sono quelli che separano alla fine Portland e Detroit, con i Blazers vincitori 118-103. Anche qui a decidere la gara è il terzo periodo, dove i padroni di casa allungano in maniera definitiva dopo essersi fatti recuperare 16 punti di vantaggio nel primo tempo. A fare la voce grossa per gli uomini di Stotts ci pensa Kanter, con 24 punti e 30 rimbalzi, record sia personale che di franchigia, oltre ai 27 e 10 assist di Lillard ed i 26 di McCollum. Per Detroit invece buone prove dei due Jackson, con Josh che ne mette 21 e Frank 17 in uscita dal pino, seguiti dai 14 di Bey.


Testo: Andrea Brigati

Comments


  • Instagram
  • Facebook

© 2020 La Pagina del Cestista | Testata registrata presso il Tribunale di Sassari n°8397/2019  | Direttore Responsabile Federica Senes

bottom of page