NBA: La notte delle sorprese
- La Pagina Del Cestista
- 27 apr 2021
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11 partite giocate nella notte, con alcuni risultati a sorpresa, e partiamo proprio da uno di essi, con la vittoria di Detroit 100 a 86 su Atlanta. I padroni di casa chiudono il primo tempo avanti di 11, e riusciranno a gestire il margine per tutto il secondo, allungando in maniera definitiva negli ultimi minuti di gioco. A guidare i Pistons ci sono i 18 punti a testa di Grant e Frank Jackson, mentre agli Hawks la brutta serata nel tiro da fuori, 4 su 27 alla fine, gioca un brutto scherzo, malgrado i 17 di Bogdanovic ed i 15 di Huerter.
I Lakers battono a domicilio Orlando, ma con più difficoltà del previsto. Dopo un primo quarto chiuso sul 28 a 16, i gialloviola incassano 40 punti nel secondo periodo, e solo negli ultimi 12 minuti, grazie a 13 dei 21 punti finali di Schroder, riusciranno a scrollarsi di dosso i Magic, andando a vincere 114 a 103. Per il tedesco doppia doppia anche con 10 assist, coadiuvato dai 18 a testa di Davis ed Harrell, mentre ai padroni di casa non bastano i 18 di Okeke ed i 17 di Harris.
Basta il primo tempo ai 76ers per sbarazzarsi dei Thunder, che non rappresentano mai una minaccia per gli uomini di Rivers. Finisce 121-90 per Phila, guidata dai 21 di Embiid ed i 12 di Simmons al rientro, mentre per Okc, arrivata alla 14esima sconfitta in fila, le 29 palle perse sono il biglietto da visita della serata, in cui solo Jerome con 22 punti e Bazley con 14 ci provano.
Gara decisamente più equilibrata quella tra Washington e San Antonio, dove nessuna delle due squadre riesce a prendere del margine consistente, e quando i Wizards ci provano, andando sul +9, vengono immediatamente raggiunti dagli Spurs. Così arriviamo nei finali di gara, dove gli attacchi fanno meglio delle difese, visto che ad ogni canestro da una parte c'è la risposta dall'altra. DeRozan prima agguanta la parità a quota 131, poi dopo l'errore di Westbrook segna il suo classico jumper dalla media che da il +2 ai suoi; finita? Macché, in uscita dal time out Beal trova il layup del 133 pari, e la replica di DeRozan dall'altra parte trova solo il ferro, mandando così tutti al supplementare. Stessa storia dei minuti finali, si segna da ambo i lati fino a quando il tecnico dato a Beal sembra mandare un po' fuori ritmo lui ed i Wizards, ma è solo un'illusione perché proprio il numero 3 trova il canestro del 143 a 142. I texani però non ci stanno, e grazie a Johnson vanno nuovamente avanti, restandoci fino alla fine, dato che i padroni di casa sbagliano tutti i tiri fino alla sirena finale, compresa la tripla che avrebbe mandato la gara al secondo OT dopo i liberi di Mills. Finisce così 146 a 143 per i texani, che portano a casa una W fondamentale per le posizioni del play-in, grazie alle doppie doppie di DeRozan da 37 con 10 assist e di Murray da 25 con 17 rimbalzi. Washington vede interrompersi la striscia di 8 vittorie in fila, nonostante i 45 di Beal e la tripla doppia di Westbrook da 22 punti, con 9 su 26 dal campo però, 14 assist e 13 rimbalzi.
Altra striscia che termina è quella di New York, sconfitta a domicilio da Phoenix, che chiude in bello stile il suo viaggio ad est. Finisce 118 a 110 per i Suns, capaci di risalire la china nonostante il back to back e lo svantaggio di 15 lunghezze che si era accumulato nel primo quarto. Guidati dai 33 punti di Booker, dai 21 di Bridges e dai 20 di CP3, che segna gli ultimi 7 punti dei suoi compresa la tripla della staffa a 14 secondi dalla fine, i Suns hanno dimostrato che possono giocarsela con le top squadre dell'est. I Knicks dal canto loro hanno ancora le loro chance per il quarto posto, ma devono sperare che Rose rimanga sempre su questo livello, 22+6+6 alla fine, e che Randle rialzi la testa dopo una gara opaca, 18 punti con 6/17 al tiro.
Gara decisa nel secondo tempo quella tra Toronto e Cleveland, con la vittoria dei Raptors 112 a 96, grazie ai 62 punti segnati nei 24 minuti dopo l'intervallo lungo. Guidati dai 25 di Siakam e dai 20 di Anunoby i canadesi portano a casa una vittoria preziosa, nonostante una pessima serata da fuori, 8/29. I Cavs non vanno affatto meglio nel particolare, 10 su 38, e non bastano i 20 di Okoro, i 15 di Allen ed i 13+10 assist di Garland.
Chicago espugna Miami 110 a 102, mantenendosi così in corsa per il play-in. A decidere le sorti della gara è il quarto periodo, dove l'attacco degli Heat si blocca segnando 5 punti negli ultimi 5 minuti di gioco, vanificando così le prestazioni di Butler da 33 punti e 8 rimbalzi e di Adebayo da 23 punti, però con un -16 di plus/minus. Chicago invece ringrazia la propria coppia di lunghi, Vucevic e Theis, autori di due doppie doppie da 24 e 11 rimbalzi il primo e 23+12 il secondo.
Sorpresa della serata la vittoria di Minnesota contro Utah, ottenuta col punteggio di 105-104, ringraziando l'errore gigantesco di Gobert, che sulla rimessa finale non cambia come concordato con Conley e si perde Russell, che va a segnare il più comodo dei layup per dare la vittoria ai suoi. Minnie vince così la terza partita in stagione su 3 disputate contro Utah, un paradosso se si pensa alla situazione in classifica delle due squadre. Proprio Russell è il migliore in campo con 27 punti e 12 assist, seguito dai 21 e 11 rimbalzi di Towns, mentre ai Jazz non bastano i 26 di Conley ed i 18 di Gobert.
New Orleans batte i Clippers col risultato di 120 a 103, grazie ad un primo quarto chiuso sul +13 che sarà il distacco con il quale Nola riuscirà a gestire tutta la gara. Serata storta al tiro per LA, che tira il 40% dal campo ed il 31% da fuori contro l'oltre 50% degli avversari in entrambe le statistiche. 23 punti per Williamson e 18 a testa per Ball e Bledsoe a favore dei padroni di casa, mentre la squadra di Lue ha 17 punti da Mann e doppia doppia da 16+11 rimbalzi di Cousins, mentre George ha una serata storta con 9 punti e 3 su 11 al tiro.
Gara senza storia quella tra Denver e Memphis. Finisce 120 a 96 per i Nuggets, che dopo un primo tempo in cui i Grizzlies stanno a galla dilagano nel secondo, segnando 62 punti. Top scorer per i suoi è Porter con 31 punti, seguito dai 24 con 15 rimbalzi di Jokic. Per Memphis, che paga il disastroso 4 su 32 da oltre l'arco, gli unici a provarci sono Morant con 27 e Valanciunas con 13.
Sacramento vince per la seconda volta in pochi giorni contro Dallas. Finisce 113 a 106 per i Kings, che si fanno rimontare 17 punti di vantaggio dai Mavs ma hanno la forza mentale per rivincerla una seconda volta. Migliore in campo per i suoi Holmes con 24 punti, seguito dai 19 di Barnes e la doppia doppia da 14 con 10 assist di Haliburton. Per Dallas, senza Porzingis, 24 punti per Doncic e 19 a testa per Hardaway e Burke.
Testo: Andrea Brigati
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