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NBA: Notte ricca di grandi prestazioni individuali

  • Immagine del redattore: La Pagina Del Cestista
    La Pagina Del Cestista
  • 10 apr 2021
  • Tempo di lettura: 6 min

Comincia sempre dalla Florida, ma stavolta da Orlando il riassunto della notte Nba. Ospiti dei Magic gli Indiana Pacers, che sbancano l'Amway Center per 111 a 106. Gara che Indiana, dopo aver toccato i 15 punti di vantaggio nel terzo periodo, ha dovuto rivincere una seconda volta, visto che Orlando si era rifatta sotto in maniera minacciosa col 76-78 di fine quarto. I Pacers però partono forte nel quarto finale, producendo il massimo sforzo che si traduce nel break di 16-6 che da nuova linfa agli uomini di Bjorkgren, che con Brogdon e McConnell nel finale chiudono la pratica dalla lunetta. Migliori realizzatori per gli ospiti sono Holiday e McDermott dalla panca, con 20 e 19 punti, con la doppia doppia di Sabonis al rientro da 16+15 rimbalzi. Sono 3 gli uomini in doppia cifra per i Magic, Ross con 24 e Bamba con 14 in uscita dal pino ed Ennis sempre con 14.

La prima delle due gare terminate in overtime nella notte è quella tra Boston e Minnesota. I Celtics approcciano male la gara, Minnie ringrazia e nel corso del terzo quarto arriva ad avere anche 17 punti di vantaggio, ma i biancoverdi si destano dal torpore ed iniziano a difendere in maniera un po' più convincente, arrivando a -5 sul finire del quarto. L'andazzo rimane il medesimo nel quarto periodo, e Boston sembra avere in pugno la partita quando a 2:50 dalla fine Tatum da il +11 ai suoi. Errore, Minnie infatti si rifà sotto, Tatum a 17 secondi dal termine schiaccia il 124-121, ma D'Angelo Russell trova la tripla di tabella nonostante una eccellente difesa di Grant Williams, e manda tutti al supplementare. Qui non c'è molta gara, infatti Boston, grazie ad un Walker fin lì sottotono, fa gara di testa, e riesce a portare a casa la W, 145-136. Massima in carriera per Tatum, che con 53 punti diventa il più giovane di sempre in maglia Celtics a superare quota 50 punti, 18 dei quali segnati tra quarto periodo ed overtime. Oltre al numero 0 ce ne sono 26 per Brown e 24+8 assist per Smart, mentre ai T-Wolves non bastano i 30+12 rimbalzi di Towns, seguito dai 26 di Russell ed i 24 di Edwards.

Più o meno stesso copione nella seconda partita finita in overtime, quella tra New York e Memphis. I Grizzlies giocano meglio, e sin dal primo quarto fanno gara di testa, arrivando a 6 minuti dal termine con 13 punti di vantaggio. Qui però i Knicks hanno una reazione d'orgoglio, producono il break di 24-11 e con Barrett a 8 secondi dalla sirena finale trovano la parità sul 114 pari, mandando la partita al supplementare. A differenza della partita sopra però i 5 minuti di gioco sono equilibrati, e solo la tripla di Barrett a con poco più di un minuto da giocare spezza la parità, mentre Burks a 26 secondi dal termine sigilla la gara col canestro del +5. La girandola di liberi finali serve solo a fissare il punteggio sul 133-129 finale. Ai padroni di casa servono 20 punti a testa di Barrett e Quickley, i 19 di Rose e Burks e la tripla doppia di Randle da 15 punti, 11 assist e 10 rimbalzi ad avere la meglio su Memphis, che dal canto loro hanno avuto un Morant da 26 punti, i 23 di Brooks e la doppia doppia da 20 punti e 14 rimbalzi di Valanciunas.

Gara dai due volti quella tra Chicago e Atlanta. I Bulls, alla caccia della quarta vittoria consecutiva partono forte, e grazie a 39 punti sui 50 finali di LaVine conducono al termine del primo tempo di 13 lunghezze. Secondo tempo invece totalmente a favore degli Hawks, che rimontano lo svantaggio grazie ai 67 punti segnati e portano a casa la vittoria col punteggio di 120-108. A rispondere al cinquantello del numero 8 dei Bulls ci pensa Young, che mette 42 punti con 9 assist e 8 rimbalzi, coadiuvato dai 22 e 10 rimbalzi di Capela e dai 20 di Gallinari, di cui 15 nel quarto periodo. I Bulls invece hanno poco dagli altri che non si chiamano LaVine, 25+10 rimbalzi di Vucevic e 11 di White, gli altri sotto i 10 punti.

Risultato un po' a sorpresa la vittoria di New Orleans contro Philadelphia, ottenuta col punteggio di 101-94. A decidere le sorti della gara, dopo il primo tempo chiuso sul 50 pari, è il parziale di 26-18 del terzo quarto, che indirizza la gara a favore dei padroni di casa, bravi poi nel quarto periodo a gestire bene la gara senza particolari patemi, vista anche le non buone gara di Embiid, 14 punti ma 5 su 16 dal campo, e di Seth Curry che non mette neanche un punto. Dal canto suo Nola ha avuto un super Williamson - 37 punti 15 rimbalzi e 8 assist - e 17 punti di Ingram, anche se con 5/21 al tiro. Per gli uomini di Rivers l'unico a vedere il canestro con continuità è Harris, con 23 punti e 7 rimbalzi.

Altra gara con sorpresa è la vittoria di Charlotte su Milwaukee, 127-119 il finale. La spiegazione è data dalla scelta di Budenholzer di tenere a riposo i big, anche se gli Hornets hanno comunque giocato una partita gagliarda. Il break decisivo è arrivato negli ultimi 2 minuti del primo tempo, con un 8-0 che porta gli Hornets sul +11, con gli uomini di Borrego bravi poi nel secondo tempo ad amministrare la gara senza difficoltà, grazie ad una ottima circolazione di palla, 35 assist su 44 canestri. 26 punti per Bridges, seguito 20 a testa di Rozier e Graham per i "calabroni", mentre ai Bucks non bastano i 24 di Nwora, i 19 di Teague ed i 18 di Forbes.

Denver replica la vittoria ottenuta su San Antonio 48 ore prima, stavolta con un po' di fortuna in più, visto che i tentativi di Murray e DeRozan sul finire della gara non trovano il bersaglio. Finisce così 121-119, con i Nuggets che sprecano il +18 del primo tempo ed il +13 di inizio quarto quarto, soffrendo più di quello che probabilmente si aspettavamo nel finale, anche per via dei 30 punti concessi dalle 18 palle perse. Tripla doppia per Jokic da 26, 14 assist e 13 rimbalzi e doppia doppia da 22+10 carambole per Porter, con 21 punti di Morris in uscita dal pino frutto di un perfetto 5/5 da 3. Ai texani invece non basta tutto il quintetto in doppia cifra, con i 25 di White, i 24 di DeRozan ed i 15 a testa di Johnson e Gay.

Finale thriller tra Golden State e Washington, con i capitolini che vengono via dal Chase Center con una W quasi insperata, visto che a 6 secondi dal termine erano sotto sul 107-104, dopo aver condotto le danze per larghi tratti della partita. Fondamentale il rimbalzo offensivo di Beal, che esce dalla linea dei 3 punti, spara la tripla che centra il bersaglio e subisce il fallo di Wiggins, convertendo il libero supplementare per il +1. Pessima uscita dal time out per i Warriors, con Avdija bravo a rubare palla per darla a Beal, che converte i liberi del 110-107 finale. 20 punti alla fine per il numero 3 degli ospiti, sommati agli altri 20 di Lopez dal pino, 22 di Hachimura e la tripla doppia di Westbrook da 19+14+14, mentre ai padroni di casa non bastano i 32 di Curry, seguito dai 23 di Oubre ed i 18 di Wiseman.

Partita fatta di parziali quella tra Clippers e Rockets. Ad avere la meglio è LA, che grazie al 41-10 del secondo periodo recuperano il -10 di fine primo quarto e resistono al ritorno dei texani nel secondo tempo, che arrivano sul -5 a 7 minuti dal termine, ma vengono ricacciati indietro dal break di 8-0 che chiude di fatto la partita. Il punteggio finale recita 126-109 per i Clippers, che senza George si aggrappano ad un Leonard da 31 punti e 8 assist, sostenuto dai 26 con 10/14 al tiro e 7 assist di Jackson ed i 17 di Batum ed i 16 di Mann dal pino. Per i texani invece buone prove di Wood con 23 punti, 18 per Tate e doppie doppie per Porter - 14 e 13 assist - ed Olynyk, 13 e 11 rimbalzi.


Testo: Andrea Brigati

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