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NBA: Ottavo successo di fila per i Bucks, Lowry ai saluti con i Raptors

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    La Pagina Del Cestista
  • 25 mar 2021
  • Tempo di lettura: 5 min

22 squadre in campo nella notte, e partiamo da Indianapolis, dove i Pacers hanno la meglio sui Pistons, interrompendo una striscia di 6 sconfitte consecutive in casa. Finisce 116-111 per i ragazzi di Bjorkgren, ma non è stata una passeggiata perché Detroit è rimasta a contatto fino al 99-98 a 6 minuti dal termine. Da lì Indiana infila un parziale di 10-2 che sembra indirizzare la gara, ma Detroit ha un moto d'orgoglio tornando -2 a 55 secondi dal termine, ma è LeVert con una tripla a 5 secondi dal termine a spegnere le speranze degli ospiti. Proprio il numero 22 è il migliore dei suoi, con 28 punti e 6 rimbalzi, assieme ai 16 di Brogdon ed i 18 di Summer dal pino, mentre per i Pistons ci sono le buone gare di Grant con 29, ed i 16 a testa di Bey ed Ellington in uscita dalla panca.

Finale tirato quello tra Boston e Milwaukee, dove gli ospiti hanno il tiro della vittoria con Theis che si spegne sul secondo ferro. Termina 121-119 per i Bucks, che sembravano avere la gara in pugno nel terzo quarto sul +25, ma i Celtics hanno trovato la forza di reagire, ricucendo piano piano tutto il deficit fino al finale convulso, dove l'ultimo canestro dal campo lo segna Brown a un minuto e mezzo dal termine, prima di una serie di errori da una parte e dall'altra e del tiro di Theis sopra. Entrambe le squadre hanno 6 uomini in doppia cifra, da una parte ci sono i 27 e 13 rimbalzi di Middleton, i 21 di Portis dalla panca ed i 17 a testa di Holiday e DiVincenzo, mentre Boston, che probabilmente questa partita l'avrebbe persa male qualche tempo fa, ha 24 punti e 10 rimbalzi da Brown, 23 e 6 assist di Walker, 18 e 8 rimbalzi di Tatum e 15 di Teague dal pino.

Gara senza molta storia quella tra Toronto e Denver, con i canadesi motivatissimi ad interrompere la striscia di 9 sconfitte di fila. Infatti i Raptors la vincono facile 135-111, dominando la gara dal primo all'ultimo minuto, e sfruttando una grande serata nel tiro da fuori, 24 su 48 alla fine. Tre uomini sopra quota 20 per i padroni di casa, ovvero Siakam con 27, 8 rimbalzi e 6 assist, Anunoby con 23 e Powell con 22, mentre Denver ha 20 punti a testa di Jokic e Murray e 19 di Porter.

Sorpresa della notte la vittoria di Orlando contro Phoenix per 112-111. Game winner della gara è Evan Fournier, che con ancora 6 secondi sul cronometro va in penetrazione e riesce a segnare un layup contro Ayton, e la replica successiva di Booker si spegne sul ferro, sancendo la vittoria dei Magic. E dire che i Suns avevano toccato i 13 punti di vantaggio nel primo quarto, ma se c'è una cosa che i ragazzi di Williams devono migliorare è l'approccio a queste partite, vista anche la sconfitta con Minnesota di qualche giorno fa. Per Orlando solita doppia doppia di Vucevic da 27 e 14 rimbalzi, solida gara di Fournier con 21 e buon apporto di Okeke dal pino con 17 punti, dall'altra parte 25 di Booker con 7 rimbalzi e 7 assist, 23 e 7 assist di CP3 e 21 più 9 rimbalzi di Ayton.

La gara tra Cleveland e Chicago si risolve nel secondo tempo, dove la difesa dei Cavs concede solamente 39 punti ai Bulls. Termina 103-94 per i padroni di casa, bravi ad azzannare la partita nel quarto periodo con il parziale di 9-0 che spezza la resistenza di Chicago, fino al quel momento ancora in partita. Per i Cavs, senza Sexton, ottima prova di Garland, 22 e 9 assist, ben aiutato dai due lunghi Allen, 19 e 9 rimbalzi, e Nance, doppia doppia da 14+14. Per Chicago non bastano i 22 di LaVine ed i 17 di Markkanen, in una sera dove tirano il 28% da fuori.

Charlotte conferma di aver superato bene l'impatto dell'infortunio di Ball, e batte Houston 122-97. La gara rimane in equilibrio nel primo tempo, ma gli Hornets nel terzo quarto producono il massimo sforzo, e grazie al parziale di 35-15 spengono la luce ai Rockets, costringendoli alla sconfitta. Charlotte, che sfrutta il 47% da 3 punti, ha 25 punti da Rozier e 21 Graham, riportato in quintetto. Houston incappa in una pessima serata al tiro, 38% dal campo, con i soli Wall e McLemore a tener botta, 20 per il primo e 14 per il secondo.

Un'altra partita che si decide nel terzo periodo è quella tra Dallas e Minnesota. Dopo 5 minuti di esso infatti le due squadre erano appaiate a quota a 62, ma i texani accelerano e producono un parziale di 13-3 che indirizza la partita, dato che Minnie non riesce più a ricucire le distanze. Termina 128-108 per i Mavs, che hanno 7 uomini in doppia cifra con Porzingis in testa a quota 29, seguito dai 21 di Hardaway ed i 16 di Powell e Brunson, mentre per i T-Wolves ci sono i 29 di Edwards ed i 22 di Towns.

Memphis inizia le 4 partite in trasferta vincendo 116 a 107 sul campo di Oklahoma City. Non è stata una passeggiata per Morant e soci, che all'intervallo erano sotto di 4 punti, ma il terzo periodo da 33-20 permette ai Grizzlies il sorpasso senza più soffrire fino al termine della gara. Memphis ha basato la vittoria sulle prestazioni di Brooks, 25 alla fine, la doppia doppia di Valanciunas 16+15 ed i 20 di Allen, mentre ad Okc non bastano 7 uomini in doppia cifra, guidati dai 19 e 12 rimbalzi di Brown ed i 14 di Dort.

Sacramento infligge agli Hawks il secondo ko di fila dopo quello con i Clippers, vincendo 110-108. Dopo un primo tempo chiuso in parità, i Kings sono aggressivi nel terzo quarto che chiudono sul +11, margine che sprecano quasi subito ad inizio ultimo periodo, giocando così un finale punto a punto, dove Haliburton segna i due liberi che si riveleranno decisivi a 36 secondi dalla fine, visto che gli ultimi tentativi da entrambi i lati non muovono il punteggio. Per i Kings ottima prestazione di Fox, che chiude con 37 punti, aiutato dai 17 di Haliburton ed i 16 di Holmes, mentre ad Atlanta non bastano i 29 di Young, i 25 con 17 rimbalzi di Capela ed i 20 di Bogdanovic.

Nelle ultime due partite della notte lo scarto medio si aggira sui 30 punti. Nella prima i Clippers si impongono 134-101 sugli Spurs, grazie ad una prestazione balistica di rilievo, 55% dal campo e 51% da fuori, con i 25 di Leonard, i 20 di Morris ed i 17 di George, mentre i texani hanno 19 di DeRozan e 17 di Mills. A Salt Lake City invece i Jazz infliggono trenta punti di distacco ai Nets, battendoli 118-88. Brooklyn si presenta anche senza Harden e Griffin, e per Utah è tutto più facile, anche grazie al primo quarto chiuso avanti già di 21 punti. 27 per Mitchell con 7 assist, 18 a testa per Conley e Bogdanovic, mentre per i ragazzi di Nash ci sono i 23 con 15 rimbalzi di Johnson da segnalare.


Testo: Andrea Brigati

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