NBA: Rientra LeBron, Tatum ne mette 60
- La Pagina Del Cestista
- 1 mag 2021
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8 le gare disputate nella notte, partiamo da Philadelphia, dove i 76ers bissano il successo ottenuto contro Atlanta 48 ore fa. Finisce 126 a 104 per i ragazzi di Rivers, che prima recuperano lo svantaggio di 13 lunghezze di inizio gara, e poi grazie ad un secondo quarto da 42 a 20 prendono il largo senza voltarsi più indietro. Per i padroni di casa il migliore in campo è Howard, che chiude con la doppia doppia da 19 e 11 rimbalzi, seguito da 3 giocatori a quota 18 punti, ovvero Embiid, Harris e Simmons. Atlanta paga le molte perse, 18 alla fine, dalla quale i 76ers ricavano 24 punti. Non basta il ritorno di Young che in 28 minuti segna 32 punti con 10 su 19 al tiro, ma che è troppo solo, visto che il secondo marcatore per gli Hawks è Gallinari con 16 punti.
Partita storica quella tra Boston e San Antonio. I biancoverdi, grazie ai 60 punti di Jayson Tatum, secondo nella storia dei Celtics ad arrivare a quella quota dopo Bird, recuperano dai 32 punti di svantaggio accumulati nel primo tempo e portano a casa la partita 143 a 140 dopo un tempo supplementare. Gli Spurs hanno tirato col 71% nel primo tempo, ma nel secondo quando le percentuali si sono abbassate hanno subito il rientro graduale dei Celtics, che con Tatum hanno avuto anche il tiro della vittoria che però si è spento solo sul primo ferro. Nel supplementare, dopo una serie di botta e risposta tra il numero 0 e DeRozan, è Brown, fino a quel momento uno dei peggiori con 4 su 23 al tiro, a mandare a bersaglio la tripla del sorpasso a 16 secondi dalla fine, con gli Spurs che non riescono più a replicare. Oltre a Tatum ci sono 17 punti per Brown e 16 per Nesmith, che sembra stia trovando sempre più fiducia. Per i texani invece 30 e 14 assist di DeRozan e 24 a testa per Lonnie Walker e Murray.
Washington continua la sua ascesa alla ricerca di una posizione migliore per il play-in, e batte 122 a 93 Cleveland. La partita si risolve nel secondo tempo, quando i Wizards trovano soluzioni migliori in attacco e difendono anche meglio, concedendo solo 41 punti ai Cavs a fronte dei 64 segnati. 31esima tripla doppia in stagione per Westbrook con 15 punti, 11 assist e 12 rimbalzi, coadiuvato dai 19 di Beal ed i 17 di Neto. Per i Cavs 22 punti di Sexton e 14 in uscita dalla panchina di Osman.
Portland espugna il Barclays Center di Brooklyn, e si avvicina a Dallas nella lotta per il sesto posto, l'ultimo utile per evitare il play-in. Finisce 128 a 109 per i Blazers, che grazie ad un terzo quarto da 35 a 24 prendono il largo, con i Nets, privi di Durant dopo le due partite da protagonista per riposo, che non riusciranno a recuperare il gap. Per la squadra di Stotts 32 punti di Lillard con 8 su 13 da 3, ai quali aggiunge 9 assist. Oltre al numero 0 belle prove di Nurkic - doppia doppia da 23 e 11 rimbalzi - e di Powell con 19 punti. Per i Nets non basta Irving da 28 punti, seguito dai 16 di un costante Green e dai 15 di Mike James.
Partita a basso punteggio quella tra Memphis ed Orlando, che si risolve con la vittoria dei Grizzlies 92 a 75. Gara che si decide nella seconda metà del terzo quarto, quando sul 53 pari Morant e soci piazzano un parziale di 29 a 5 che stende definitivamente i Magic, incapaci di reagire. Solo 3 giocatori per ciascuna squadra vanno in doppia cifra, per Memphis Brooks con 20, Anderson con 13 e Valanciunas con 14, ai quali aggiunge 15 rimbalzi, per Orlando Anthony e Bamba a quota 15, con quest'ultimo che cattura anche 11 rimbalzi, e R.J. Hampton con 11 punti.
Milwaukee fa e disfa a proprio piacimento contro Chicago. Dopo essere stata sul +19 la squadra di Budenholzer si fa recuperare fino al 42 a 40, ma un nuovo parziale di 23-8 a cavallo fra secondo e terzo quarto ricaccia indietro i Bulls, stavolta in maniera definitiva. Finisce 108 a 98 per i Bucks, che pur privi di Giannis, trovano in Middleton e Lopez, 22 punti a testa, i propri riferimenti offensivi, seguiti dai 16 di Portis ed Holiday. Per i Bulls, ancora senza LaVine, 21 punti di White con 7 assist, seguito dai 17 e 15 rimbalzi di Vucevic, ma con 7 su 27 al tiro, ed i 16+10 rimbalzi di Theis.
Nello scontro tra le prime due ad Ovest ad avere la meglio è Phoenix, che batte Utah 121 a 100, operando l'aggancio in vetta. Gara senza storia, con i Suns più aggressivi sin dalla palla a due e che scappano già dal primo quarto, chiuso sul 39 a 23, gap che resisterà per tutta la durata della gara. A fare la voce grossa è Booker, che chiude con 31 punti frutto di un ottimo 13 su 19 al tiro, aiutato dai 18 di Bridges ed i 12+9 assist di Paul. Utah, ancora senza Mitchell, ha in Bogdanovic il suo top scorer con 22 punti, ma è troppo solo in attacco, visto che Clarkson incappa in una pessima serata al tiro, 3 su 15, e chiude con soli 12 punti assieme ad Ingles.
Non basta il rientro di LeBron, comprensibilmente ancora a bassi regimi, ai Los Angeles Lakers per avere la meglio sui Sacramento Kings. Finisce 110 a 106 per la squadra di Walton, che dopo aver toccato il -11 ad inizio quarto periodo infilano un parziale di 18 a 3, che li porta al comando della gara senza più mollarlo, nonostante i tentativi di James e Davis di riportare la gara a favore dei gialloviola. 7 uomini in doppia cifra per i Kings, guidati dalla doppia doppia da 23 e 10 assist di Haliburton ed i 22 con 9 rimbalzi di Holmes. Per i Lakers doppia doppia da 22 ed 11 rimbalzi di Davis, 17 punti di Drummond e 16 di James che sbaglia tripla che avrebbe dato il +1 ai suoi a 2 secondi dal termine della gara, con Haliburton freddo poi dalla lunetta a chiudere i conti.
Testo: Andrea Brigati
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