NBA: Sesta vittoria consecutiva per Atlanta, Lillard da sogno
- La Pagina Del Cestista
- 17 mar 2021
- Tempo di lettura: 3 min
Parte da Boston la notte NBA, dove i Jazz hanno la meglio sui Celtics col risultato finale di 117-109. Facendola breve si può riassumere che fino a quando si è giocato a chi difendeva bene Boston è rimasta in partita, chiudendo in vantaggio il terzo quarto, ma negli ultimi 12 minuti i biancoverdi hanno concesso 40 punti a Utah, anche con chiamate arbitrali abbastanza dubbie ad essere onesti, facendosi scappare la partita. Per i Jazz, che hanno beneficiato di 24 liberi contro i soli 4 degli avversari, 21 punti di Mitchell e 20 di Clarkson, mentre Boston non sono bastate le prestazioni di Tatum e Brown, 29 e 28 punti a testa.
Tutto facile per Miami invece, che grazie ad un primo quarto da 37 a 26 prende subito il controllo della gara contro i Cavaliers, gestendo il risultato fino al 113-98 della sirena finale. Per Miami, che ha tutto il quintetto in doppia cifra, ci sono i 28 punti e 12 rimbalzi di Butler, i 17 di Olynyk ed i 15 di Herro dal pino, mentre per Cleveland, che tira il 28% da oltre l'arco, buone prestazioni di Sexton con 21 punti e di McGee con 16.
Sesta vittoria consecutiva per Philadelphia, che mantiene la vetta della Eastern Conference battendo i Knicks per 99 a 96. Non è stata una partita semplice per gli uomini di Rivers, costretti ad inseguire per lunghi tratti della partita degli ottimi Knicks, che però sprecano i 9 punti di vantaggio che avevano ad inizio ultimo quarto, subendo il parziale di 26-14 che ha girato la partita a favore dei 76ers. Per Phila ottime prestazioni di Harris con 30 punti, Curry con 20 e Simmons con 16 e 13 rimbalzi, mentre alla squadra di Thibodeau non bastano i 19 di Burks, i 19 con 15 rimbalzi ed 8 assist di Randle ed i 17 di Barrett.
Il quarantello di LaVine aiuta Chicago a battere la resistenza di Oklahoma City, che dopo aver concesso 42 punti nel primo quarto ha una reazione d'orgoglio nel secondo, andando addirittura in vantaggio, ma è solamente un fuoco di paglia, visto che i Bulls scappano di nuovo stavolta senza farsi più riprendere. 123-102 il finale per gli uomini di Donovan, che rimangono al nono posto ad est in piena zona play-in. Oltre ai 40 del numero 8, ci sono 22 punti di Markkanen e 17 di Young, mentre ai Thunder non bastano i 21 di Gilgeous-Alexander ed i 20 di Brown.
Atlanta rimane on fire, vincendo 119-107 contro gli Houston Rockets, e riporta il record in perfetta parità, 20 vittorie e 20 sconfitte. Non è stata però una vittoria semplice per Young e soci, infatti dopo un ottimo primo tempo, chiuso avanti di 15 lunghezze dopo aver toccato il +20, i Rockets si sono rifatti sotto, agganciando la parità a quota 97 a 9 minuti dal termine. A quel punto però gli Hawks piazzano un parziale di 15-4 che rompe definitivamente l'equilibrio fino al risultato finale. Ottima le prove di Gallinari che ne mette 29, di cui 20 nel solo primo tempo, e di Collins, doppia doppia da 20+10. Per i texani invece arriva la sconfitta numero 17 in fila, nonostante i 34 di Oladipo, i 25 di Tate con 6 rimbalzi e 6 assist ed i 22 di Porter.
61% dal campo negli ultimi 5 minuti delle partite chiuse con più o meno di cinque punti di scarto. Di chi stiamo parlando? Ovviamente Damian Lillard. Il numero 0 dei Blazers infatti è salito ancora una volta in cattedra nel momento decisivo della partita dei suoi, guidandoli ad una spettacolare rimonta da -17 negli ultimi minuti della gara contro New Orleans, chiusa proprio con i suoi due liberi che hanno fissato il punteggio sul 125-124 finale. E dire che i Pelicans hanno fatto gara di testa fin dall'inizio, accumulando il vantaggio in doppia cifra già dal primo tempo, ma purtroppo per Williamson e soci non hanno saputo trovare antidoti al fenoneno di Portland nel momento decisivo. Per i Blazers, oltre ai 50 punti e 10 assist di Lillard, ci sono 22 di Gary Trent dal pino e 10 per McCollum al rientro, mentre a NOLA non bastano i 30 di Ingram ed i 28 di Williamson.
L'ultima partita in programma era quella tra Lakers e Timberwolves, che si è chiusa col finale 137-121 in favore dei gialloviola. Ci vuole un ottimo LeBron, che firma la 99esima tripla doppia in carriera, però per domare Minnesota, che fino all'inizio degli ultimi 12 minuti era ancora a contatto con LA. Per i campioni in carica, che tirano il 50% da 3 punti, oltre al 25+12+12 di James, ci sono i 25 di Harrell dalla panchina ed i 16 di Schroder, mentre agli uomini di Finch non sono sufficienti i 29 a testa di Towns ed Edwards, oltre alla doppia doppia da 19 e 12 assist di Rubio.
Testo: Andrea Brigati
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