NBA: Suns al fotofinish, Miami conferma l'ottimo periodo di forma
- La Pagina Del Cestista
- 14 mag 2021
- Tempo di lettura: 4 min
Arrivano altri verdetti dalle 9 gare di stanotte, vediamo quali sono.
I Clippers battono a domicilio Charlotte 113 a 90, rimanendo al terzo posto ad ovest con ancora due gare da disputare. Dopo tre quarti di gara tutto sommato equilibrati, a decidere le sorti dell'incontro è il parziale di 16-2 in apertura di quarto periodo, che porta i Clippers sul +21 e consente loro di gestire le energie nei minuti finali. LA tira col 52% dal campo ed il 45% da fuori, guidata da George con 20 punti, 10 rimbalzi e 6 assist, seguito dai 19 di Jackson dalla panca e dai 16 con 9 assist di Leonard. Charlotte invece tira male da fuori, 9/33 alla fine, con Rozier e Graham che in combinato tirano 4 su 20, e con queste cifre è davvero difficile vincere, malgrado i 18 punti e 7 assist di Ball.
Partita ad alto punteggio ad Indianapolis, dove i Bucks vincono 142 a 133 sui Pacers, che nel corso del terzo quarto hanno perso Sabonis per un problema alla gamba destra, anche se Bjorkgren a fine gara ha dichiarato che non è più tornato per precauzione, visto che Indiana è già qualificata al play-in. Dopo un primo tempo giocato alla pari, i Bucks allungano ad inizio ripresa grazie ad un 14 a 2 che rompe l'equilibrio, con i padroni di casa che non riusciranno più a rientrare a contatto con la squadra di Budenholzer. 40 punti e 15 rimbalzi per Antetokounmpo, aiutato dai 22 di Middleton, i 21 di Lopez ed i 20+14 assist di Jrue Holiday, mentre per i padroni di casa, che hanno 8 uomini in doppia cifra, segnaliamo le buone prove di Justin Holiday con 26 punti, McConnell che ne mette 23 con 7 assist, ed i 19 a testa di McDermott e Brissett.
Atlanta vince facilmente 116 a 93 contro Orlando, mantenendo il quarto posto per avere il fattore campo nel primo turno. Partita che si decide nel primo tempo, chiuso dagli Hawks sul +20, e che nel secondo ha poco da dire, con gli allenatori che svuotano le rispettive panchine molto presto. Top scorer della gara Bogdanovic con 27 punti seguito dai 18 di Young, mentre per i Magic ci sono 18 punti di Hampton dalla panchina e 12 ciascuno di Anthony e Wendell Carter.
Miami batte 106-94 Philadelphia grazie ad un ottimo primo tempo, dove concede solo 41 punti ai 76ers rispetto ai 60 segnati. Nel secondo tempo Phila non ci prova più di tanto, preferendo gestire le energie dei propri titolari. Miami guidata dai 21 punti di Butler, coadiuvato da un ottimo Adebayo da 18+12 rimbalzi e dai 18 di Herro dalla panca. I Sixers invece hanno solo 3 uomini in doppia cifra con Harris che ne mette 21, Milton con 12 e Green a quota 11.
New York si mantiene a mezza partita di distanza dagli Hawks, vincendo 102 a 98 contro San Antonio. Spurs che devono fare un grandissimo "mea culpa", visti i 17 punti di vantaggio gettati alle ortiche nel terzo quarto, quando sembravano in controllo della gara. Knicks che hanno avuto il pregio di non mollare mai malgrado l'assenza di Rose, e che hanno avuto in Burks l'uomo della provvidenza con 30 punti e 10 rimbalzi, aiutato dal 25+9+9 di Randle e dai 24 di Barrett. San Antonio, che ha in DeRozan il migliore con 27 punti, paga un pessimo 6 su 21 da fuori, e quindi rimarrà al decimo posto giocando i play-in contro o Memphis o Golden State.
Chicago batte Toronto 114-102 in una sfida fra due squadre che sono state eliminate dalla corsa alla post season. Gara che si decide nel secondo quarto, con i Bulls che allungano grazie al 36 a 20 con cui viene chiuso il periodo. I Raptors, guidati dai 35 punti di Johnson, provano nel quarto periodo a ritornare sotto, ma non vanno oltre il -9, venendo così condannati al ko. Per Chicago belle prove di LaVine e Markkanen, con 24 e 20 punti a testa.
Memphis batte 116 a 110 Sacramento, eliminando definitivamente i Kings dalla corsa al play-in, e portando il proprio record a 37 vinte e 33 perse, il medesimo dei Warriors, con i quali ci sarà lo scontro diretto domenica, che deciderà chi avrà l'ottava posizione finale. I Grizzlies son stati bravi nel finale di gara, quando con i Kings sopra di 6 a 3 minuti dal termine, hanno prodotto il massimo sforzo in entrambe le metà campo, ribaltando così il punteggio e portando così a casa una W molto preziosa. Brooks e Valanciunas sono i migliori per la squadra di Jenkins, con il primo che ne mette 30, ed il lituano che ne aggiunge 24 con 13 rimbalzi. Non basta invece ai Kings il massimo in carriera da 31 punti di Justin James, seguito dai 17 di Metu.
Denver mantiene il quarto posto ad ovest con una partita di ritardo sui Clippers grazie alla vittoria 114 a 103 su Minnesota. Jokic guida i suoi con 31 punti e 14 rimbalzi, malgrado dall'altra parte i 29 punti di Edwards ed i 20 di Towns abbiano provato a ribaltare l'esito della gara. Minnie ha subito molto in area - 60 a 30 il conteggio dei punti in vernice per i Nuggets - ma ha sprecato tantissimo dalla lunetta, dove ha chiuso con un pessimo 19 su 32, che le è costato in parte la gara.
Partita punto a punto quella fra Phoenix e Portland, che vede uscire vincitori i Suns 118 a 117. Il match viene deciso dalla lunetta nell'ultimo minuto con diversi protagonisti. Saric a 48 secondi dalla fine sbaglia entrambi i liberi, dall'altra parte Lillard non perdona e con un layup porta i suoi sul +3. Bridges subisce fallo da Nurkic e fa percorso netto, riportando i suoi ad un solo punto. Lillard sbaglia la tripla che avrebbe chiuso la gara, ma Booker perde la palla, così i Blazers hanno nuovamente la chance di portarsi a +3, ma Covington, che poco prima aveva fatto 2/2, sbaglia entrambi i liberi. Sull'ultimo possesso viene scelto Booker, che stavolta non tradisce, subendo il fallo di Powell e realizzando entrambi i liberi che danno ai suoi la vittoria. Non bastano così a Portland i 41 di Lillard ed i 27 di McCollum, mentre per i Suns ci sono 26 punti di Paul e 21 a testa per Bridges e Payne.
Testo: Andrea Brigati
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