NBA: Suns da sogno, è 2-0
- La Pagina Del Cestista
- 10 giu 2021
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Solo una gara stanotte, ovvero il secondo il capitolo della serie fra Phoenix e Denver.
Primo quarto in cui entrambe le squadre fanno fatica in attacco, combinando per un 19/53 al tiro, ma che vede comunque i padroni di casa chiudere avanti 25-21. In avvio di secondo quarto i Suns prendono un minimo di ritmo offensivo, e vanno sul 35-25. Denver dimezza lo svantaggio, ma la squadra fa fatica in attacco a trovare soluzioni alternative a Jokic, i padroni di casa sfruttano questa difficoltà ed in chiusura di primo tempo allungano nuovamente sul +10, 52-42. La squadra di Williams rientra in campo determinata a chiudere i conti, e nei primi 5 minuti del terzo quarto piazza il break decisivo di 17-6, mettendo fra sé è gli avversari 21 punti. Nuggets che non riescono a reagire, tornano in un paio di circostanze sul -15 ma la gara ormai è in mano ai padroni di casa, che entrano nell'ultimo quarto sul +19. Coach Malone toglie dalla mischia Jokic in apertura di quarto periodo, e dopo qualche minuto fa lo stesso anche con gli altri titolari, dando inizio al garbage time. Padroni di casa che non si fermano, toccano anche i 31 punti di vantaggio prima di rallentare il ritmo nel finale, con il tabellone che alla sirena recita 123-98 Phoenix. Chris Paul gioca una partita maestosa, segnando 17 punti e distribuendo 15 assist con 0 palle perse in 31 minuti sul parquet, doppie doppie anche di Booker con 18 punti e 10 rimbalzi e di Ayton con 15 punti e 10 rimbalzi, e solide gare di Bridges con 16 punti e di Crowder con 11. Denver invece ha faticato per tutta la gara in attacco, con il solo Jokic che segna 24 punti e cattura 13 rimbalzi, ma dagli altri è notte fonda, con i soli Porter, Millsap ed il rientrante Barton a scollinare in doppia cifra, rispettivamente con 11 punti a testa i primi due e 10 per il terzo. Nuggets che ora sono chiamati a raddrizzare la serie in casa, ma questi Suns sembra che stiano prendendo ritmo e fiducia sempre più mano a mano che si va avanti.
Testo: Andrea Brigati
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