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NBA: Suns e Nuggets al turno successivo

  • Immagine del redattore: La Pagina Del Cestista
    La Pagina Del Cestista
  • 4 giu 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

Arrivano altri verdetti nella notte, vediamo quali sono:

Al Moda Center di Portland Denver riesce ad imporsi 126-115, riuscendo quindi a chiudere la serie sul 4-2. La squadra di Stotts ci ha provato a mantenere viva la serie, ma nel primo quarto ha dovuto fare i conti con Porter, che ha segnato ben 22 punti nei primi 12 minuti di gioco. Nel secondo quarto i padroni di casa sono riusciti ad allungare toccando il +10, prima di subire il rientro degli ospiti in chiusura di tempo, anche se Lillard con una tripla sulla sirena ha riportato i suoi sul 68-61. I Blazers provano la fuga in apertura di secondo tempo, e nel giro di 4 minuti allungano sul 82-68. La distanza fra le due squadre resta tale fino a 3 minuti dal termine del quarto, quando i Nuggets piazzano un break di 14-3 che li riporta a contatto. In apertura di ultimo periodo arriva anche il sorpasso grazie a Monte Morris, ma grazie ad Anthony Portland si riporta avanti 106-102. Qui arriva però la svolta, con i Nuggets che stringono le maglie in difesa e con un 17-2 vanno sopra di 11 lunghezze, Lillard e McCollum provano a riportare la squadra in partita sul -6, ma Gordon chiude i conti con la tripla del +9 a 52 secondi dalla fine, visto che i Blazers non troveranno più la via del canestro. Denver avanza così alle semifinali di Conference per il terzo anno di fila, guidata da Jokic con 36 punti, 8 rimbalzi e 6 assist, i 26 di Porter ed i 22 con 9 assist di Morris decisivo nelle ultime due gare della serie. Portland dal canto suo ce l'ha messa tutta, ma i problemi di falli dei giocatori chiave, Nurkic, McCollum e Powell, hanno giocato un fattore nella gara. Non è bastata la doppia doppia di Lillard da 28 e 13 assist, anche se con 3 su 11 da oltre l'arco, cosi come i 21 di McCollum, i 17 di Powell ed i 14 di Anthony dalla panchina. Si aprirà ora un estate movimentata, visto che la panchina di Stotts non era molto sicura già prima, e questa eliminazione di sicuro aumenterà le voci su un possibile avvicendamento.

Denver resta l'unica squadra in gioco fra le quattro finaliste di Conference avute nella bolla. Infatti anche i Los Angeles Lakers si arrendono per 4-2 ai Phoenix Suns, con la sconfitta 113-100 che sancisce l'eliminazione dei campioni in carica. La squadra di Monty Williams approccia la gara in maniera aggressiva, e già nel primo quarto scappa via scavando ben 22 punti di margine, 36-14 il parziale del primo quarto. In apertura di secondo periodo i Suns, guidati da un Booker strepitoso - 33 punti nel solo primo tempo - toccano anche il +29 sul 48 a 19, prima di alzare le mani dal manubrio e finire il primo tempo sopra sul 62-41. Nel secondo tempo LA da il tutto per tutto, e riesce a ridurre la distanza con gli avversari, senza mai però riuscire a tornare sotto la doppia cifra di svantaggio, toccando il -10 a 8 minuti dal termine con Caldwell-Pope. Gli ospiti allungano sul +17, ma Horton-Tucker con 6 punti di fila riporta i suoi a -11. Crowder, Booker e Bridges però nel finale mandano a segno i canestri che decidono gara e serie, non dando più ai gialloviola possibilità e modo di rispondere, malgrado gli sforzi di LeBron. Phoenix avanza così in semifinale, dove troverà proprio Denver, e lo fa grazie ad un sontuoso Devin Booker da 47 punti e 11 rimbalzi, con 15 su 22 al tiro di cui 8/10 coi piedi oltre l'arco - non male per un debuttante ai playoff. Oltre a lui, fondamentale l'apporto di Crowder con 18 punti e 8 rimbalzi e la saggia guida di CP3 che segna si solo 8 punti ma distribuisce 12 assist. Ai Lakers invece resta il rammarico delle condizioni di Davis, dominante nelle due gare vinte dai suoi ma messo ko dall'infortunio, che dopo 5 minuti lo ha costretto ad alzare bandiera bianca. Non bastano così i 29 punti, 9 rimbalzi e 7 assist di James, i 20 di Schroder, i 19 di Caldwell-Pope ed i 12 a testa per Matthews e Horton-Tucker, uno su cui i Lakers daranno più spazio la prossima stagione.


Testo: Andrea Brigati

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