NBA: Ultima di Regular Season, ora si fa sul serio
- La Pagina Del Cestista
- 17 mag 2021
- Tempo di lettura: 6 min
Ultima di regular season con tutte e 30 le squadre impegnate, vediamo i risultati.
New York vince 96-92 contro Boston, blindando così il quarto posto ed il fattore campo nel primo turno. Il parziale di 31 a 15 del secondo quarto è quello buono per NY, che resistono al ritorno dei Celtics nel finale. 22 punti di Barrett e 20 di Randle per i Knicks, mentre per Boston, con i titolari a riposo in vista del play-in, 18 di Parker e 17 di Waters in uscita dalla panchina.
Indiana batte Toronto 125 a 113, conquistando la nona piazza ed il vantaggio del campo nella prima gara secca che dovrà giocare nel play-in. I Pacers chiudono il primo tempo avanti di 13 punti, e grazie a questo vantaggio riescono ad amministrare la seconda parte di gara. Massimo in carriera per Brissett con 31 punti e 10 rimbalzi, ai quali Sabonis ne aggiunge 25 con 16 rimbalzi. I Raptors chiudono una stagione sotto le attese con soli 6 uomini in rotazione, dove i migliori sono Flynn, uno dei giocatori dai quali i canadesi ripartiranno, con 27 punti, e Johnson con 24.
Nello scontro diretto fra Charlotte e Washington ad uscirne vincenti sono i Wizards, che vincono 115-110, che andranno così ad affrontare i Celtics al play-in. I capitolini hanno avuto il pregio di non mollare quando sul finire del terzo quarto erano sotto di 15 punti, e poco per volta hanno rosicchiato tutto il vantaggio ai padroni di casa, con Beal e Ish Smith che segnano i canestri decisivi nel finale di gara. I soliti Beal e Westbrook sono i migliori per la squadra di Brooks, con il primo ne segna 25, anche se con 8/27 dal campo, ed il secondo che con 23 punti, 15 rimbalzi e 10 assist mette a segno la tripla doppia numero 38 in stagione. Gli Hornets scendono al decimo posto, e dovranno andare ad affrontare i Pacers in trasferta in gara secca. Non bastano i 22+9+9 di Rozier ed i 19 di Ball, con entrambi che tirano però malino dal campo, 8/19 il primo e 7/21 il secondo.
Bella partita fra le riserve di Phoenix e San Antonio, che vede vincitori i Suns 123-121. Gara che si risolve solo nel finale, quando la tripla di Moore a 2 secondi dalla fine sancisce la fine delle ostilità, visto che il tentativo di replica di Vassell viene stoppato da Jalen Smith. Top scorer per i suoi Moore con 22 punti, seguito dai 19 a testa di Payne e Carter, mentre gli Spurs hanno in DeRozan e Poeltl i migliori con 23 e 17 punti.
Golden State vince lo scontro diretto con Memphis 113-101, andando così a conquistare l'ottavo posto. La squadra di Kerr vola via nel terzo periodo grazie alle prodezze del duo Curry-Green, ma viene rimontata dai Grizzlies, che nel quarto quarto passano a condurre sul 97-95. Qui però i Warriors si risvegliano, e grazie ad un break di 14-0 scavano il solco decisivo che li porta alla vittoria. Steph Curry vince il titolo di miglior marcatore grazie anche ai 46 punti messi a segno, con l'aiuto fondamentale di Wiggins in doppia doppia da 21+10 rimbalzi. Memphis se la vedrà invece con San Antonio, malgrado la doppia doppia di Valanciunas da 29+16 rimbalzi ed i 18 di Brooks, tradita in parte da Morant, che termina con 7/21 al tiro e 4 turnover.
Atlanta batte Houston 124 a 95, ma deve accontentarsi del quinto posto in classifica senza fattore campo contro New York. Gara che ha poco da dire, con gli Hawks che danno ampio spazio alle seconde e terze linee che fanno il proprio dovere. Okongwu è il top scorer con 21 punti e 15 rimbalzi, seguito dai 16 di Mays dalla panca, mentre per i Rockets, che attenderanno con ansia la sera del Draft, 18 punti a testa per Augustin e Brooks.
A Brooklyn bastano tre quarti per avere la meglio su Cleveland. Finisce 123-109, con i Nets che toccano i 25 punti di vantaggio prima di mollare la presa nel quarto periodo. Grazie a questa vittoria la squadra di Nash si assicura il secondo posto, attendendo così la vincente della sfida fra Boston e Washington. 23 punti, 13 assist ed 8 rimbalzi per Durant in 29 minuti di gioco, con Irving che ne aggiunge altri 17 da una parte, mentre per i Cavs ci sono 18 punti ciascuno per Okoro e Wade.
Phila conquista il primo posto ad est, cosa che non accadeva dal 2001, e festeggia vincendo 128-117 contro Orlando. Gara che si decide col 15 a 2 di parziale a cavallo fra terzo e quarto periodo, con il rookie Maxey in grande spolvero che realizza 30 punti con 7 rimbalzi e 6 assist, aiutato dai 17 a testa di Joe e Reed. Orlando invece ripartirà da Cole Anthony, che ne mette 37 con 8 rimbalzi, con Hall e Wagner a supporto con 14 a testa.
Miami vince 120-107 contro Detroit, ma deve accontentarsi della sesta posizione nel seed finale. Gara senza storia sin dal primo quarto, chiuso con gli Heat sopra di 19, e che scorrerà via tranquilla fino alla fine senza particolari sussulti. Con i titolari a riposo la scena se la prendono Achiuwa, in doppia doppia con 23 punti e 10 rimbalzi, e Bjelica con 21 punti. I Pistons invece hanno in Bey e Josh Jackson i migliori, con 22 e 17 punti.
Chicago batte le seconde e terze linee di Milwaukee 118 a 112, prendendo il margine fra terzo e quarto quarto grazie al break di 15-2, guidato dai 20 punti di Young ed i 19 di White. I Bucks, che chiudono terzi e si ritroveranno di fronte nuovamente gli Heat come nella semifinale nella bolla, hanno i Nwora il top scorer con 34 punti e 14 rimbalzi, seguito dai 23+7 assist di Teague.
Minnesota vince 136-121 contro Dallas, grazie al primo quarto chiuso sul 38 a 22. Da quel punto i Mavs non sono mai rientrati a contatto con i T-Wolves, e si giocheranno il primo round contro i Clippers, anche qui riedizione del primo turno nella bolla di Orlando. 30 punti per Edwards e 23 a testa per Towns e Russell a favore di Minnesota, che cercherà di fare le cose al meglio in questa off season per preparare la prossima stagione, mentre per i Mavs ci sono 18 punti a testa per Doncic e Porzingis.
I Lakers vincono 110-98 contro New Orleans, ma questa vittoria non basta ad evitare il play-in contro i Warriors. A peggiorare la situazione è LeBron, che cadendo male sulla caviglia già dolorante dopo un canestro, esce dal campo senza più rientrare, ed anche se Vogel ha escluso categoricamente che non possa giocare il play-in le sue condizioni saranno sicuramente da valutare. Malgrado questo problema James ne ha comunque messi 25 in 30 minuti, supportato dai 14 di Davis, mentre per Nola segnaliamo la doppia doppia di Hernangomez da 19+13 rimbalzi ed i 18 di Marshall.
I Clippers non sfruttano il ko di Denver, e perdendo 117 a 112 contro Oklahoma City vengono condannati alla rivincita contro i Mavs. Okc regala l'ultima gioia stagionale ai tifosi in attesa di sapere con quali scelte chiamerà al draft, sapendo che in squadra ci sono comunque giocatori da cui ripartire oltre a Gilgeous-Alexander, ovvero il top scorer della gara Pokusevski - 29 punti per lui - Josh Hall che ha terminato con 25 punti e 10 rimbalzi, e Moses Brown, 24 punti e 18 rimbalzi. I Clippers hanno tenuto a riposo tutti i big, ed hanno in Mann il migliore con 19 punti, seguito dai 14 di Scrubb e Ferrell.
Portland vince 132 a 116 contro Denver, in quella che è stata una preview, molto limitata ovviamente, dello scontro nel primo turno. Gara già decisa dopo il primo quarto, chiuso avanti dai Blazers 43 a 22, e che nel secondo tempo diventa un garbage time unico fino alla sirena. 24 per McCollum e 22 con 10 assist per Lillard per Portland, 23 di Markus Howard e 21 di Jokic per i Nuggets.
Utah termina con il miglior record della lega, assicurandosi il fattore campo per tutti i playoff. La vittoria 121-99 contro Sacramento è pura formalità, con i Kings che resistono un quarto prima di cedere sotto i colpi di Clarkson, 33 per lui alla fine, e di Bogdanovic, 18 punti in 30 minuti. I Kings, 20 per Davis e 19 per Jones, falliscono l'obiettivo playoff per l'ennesimo anno, e ci saranno da fare delle riflessioni sul futuro di Walton.
Testo: Andrea Brigati
Comments