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NBA - Ultima giornata prima della pausa per l'All-Star Game

  • Immagine del redattore: La Pagina Del Cestista
    La Pagina Del Cestista
  • 5 mar 2021
  • Tempo di lettura: 4 min

Ultimo recap prima della pausa per l'All-Star Game, andiamo a vedere i risultati delle notte.

Partiamo da Boston, dove i Celtics trovano la quarta vittoria consecutiva battendo i Raptors per 132 a 125. Toronto nonostante le assenze è rimasta in partita fino all'ultimo, giocando bene in attacco (36 assist su 45 canestri) ma concedendo il 60% dal campo agli avversari difficilmente può venir fuori una vittoria. Per i canadesi ottima gara di Boucher, 30 punti e 5 rimbalzi, Powell conferma l'ottimo stato di forma con 25 punti e Lowry che ha messo in ritmo anche gli assistenti con 14 punti e ben 19 assist. I Celtics invece mandano in doppia cifra ben 8 giocatori, con top scorer Tatum da 27 punti e 12 rimbalzi, seguito dai 21 di Brown ed i 17 di un sorprendente Grant Williams dalla panchina.

Sorpresa della serata a Washington, dove i Wizards si impongono sui Clippers per 119-117, sfruttando ancora una volta un blackout offensivo nel finale dei losangelini, che rimangono senza segnare per 5 minuti e si fanno sorpassare da Beal e soci. LA dopo aver fatto a meno di Leonard contro Boston stavolta ha giocato senza George, e non è bastato mandare 7 uomini in doppia cifra, con l'ex Raptors che ne mette 22 in testa seguito dai 17 di Beverley ed i 16 di Williams, a compensare l'assenza del numero 13. Per i Wizards invece 33 di Beal e Westbrook che arriva ad un passo dalla tripla doppia, con 27 punti 11 assist e 9 rimbalzi.

Andiamo a Detroit, dove i Knicks controllano agilmente la gara con i Pistons, terminata sul 114-104 ma in realtà dal secondo quarto è stato un monologo degli ospiti, che prendono la testa delle operazioni per non mollarla più. New York ha 27 punti, 16 rimbalzi e 7 assist da Randle, che conferma di essere un All-Star in questa stagione, seguito dai 20 di Payton ed i 21 di R.J. Barrett, mandando tutto il quintetto in doppia cifra. Anche i Pistons hanno un buon apporto da tutto il quintetto base, ma perdono nettamente la battaglia sotto i tabelloni (47 a 29 il parziale) ed incassano la 26esima sconfitta stagionale, nonostante i 17 di Ellington, i 14 di Bey e la doppia doppia da 12 e 13 rimbalzi di Plumlee.

A Indianapolis i Nuggets infliggono ai Pacers la quinta sconfitta nelle ultime 6, battendoli con il punteggio di 113 a 103. Denver, che ha 24 punti da Michael Porter Jr. e Jokic da 20, 12 rimbalzi ed 8 assist, prova a scappare nel secondo quarto, salvo poi subire il rientro dei Pacers nel terzo, fino al pareggio a quota 68. Da lì in poi però si spegne la luce per i padroni di casa, a cui non bastano i 22 di Turner, i 20 di McDermott e la tripla doppia di Sabonis da 10+10+10 per arginare la fuga degli uomini di coach Malone.

Finale al cardiopalma a Memphis, dove i Bucks colgono la sesta vittoria nelle ultime sette grazie al tiro di Holiday a due secondi dal termine, fissando il punteggio sul 112-111 finale, visto che il successivo tentativo da 3 da parte di Bane termina sul primo ferro. Bucks che erano partiti forte e sembravano in controllo, salvo poi accusare la rimonta dei Grizzlies nel terzo quarto. Da lì in poi è stata una gara punto a punto, che si è decisa nel finale. Per gli ospiti 26 punti, 11 rimbalzi ed 8 assist del greco, Middleton ne aggiunge altri 22 con 10 rimbalzi, ed il match winner Holiday altri 15, mentre ai padroni di casa non bastano i 35 di Morant ed i 23 di Brooks ad evitare il 16esimo ko stagionale.

Dopo la sconfitta con i Bulls i Pelicans incassano anche il ko interno con gli Heat, che approfittano dell'assenza di Williamson e del contemporaneo rientro di Jimmy Butler. Miami infatti parte forte con il 31 a 15 del primo quarto che indirizza già la gara, ma i padroni di casa non mollano, ritornando a contatto con il -2 a 6 minuti dal termine. Qui sale in cattedra Butler, che ricaccia indietro i Pelicans a -11, sancendo di fatto la fine. Alla sirena conclusiva saranno 29 punti e 9 assist del numero 22, aiutato dai 18 e 10 rimbalzi di Olynyk e dai 13 a testa di Nunn e Dragic, mentre per NOLA non bastano i 17 con 9 assist di Ingram ed i 15 di Adams.

Altra sorpresa della notte la vittoria dei Thunder 107 a 102 sul campo degli Spurs. Texani che partono forte, toccando anche il +14 ad inizio terzo quarto, ma che pagano le troppe palle perse (19 alla fine) e fanno rientrare OKC, che grazie ad un Gilgeous-Alexander da 33 punti e 8 assist rimontano e vanno a vincere. Oltre al numero 2 per i Thunder ci sono 18 di Muscala e 15 di Dort, mentre a San Antonio non bastano i 20 di DeRozan ed i 15+10 rimbalzi di Lyles.

È sempre, fortemente Dame time a Portland. Il numero 0 dei Blazers mette a segno 10 dei suoi 44 punti nel clutch time della sfida con i Kings, aiutando i suoi ad avere la meglio 123 a 119 su Sacramento. Partita vissuta sempre sul filo tra le squadre, ma purtroppo per i Kings, che mandano 7 giocatori in doppia cifra, quando Lillard ingrana non c'è stato nulla da fare se non alzare bandiera bianca. Non bastano i 32 e 12 assist di Fox ed i 21 di Buddy Hield ad evitare la sconfitta numero 22 in stagione, mentre Portland manda solamente tre giocatori in doppia cifra; oltre ai 44 di Lillard ce ne sono 16 da Anthony e la doppia doppia da 22 e 21 rimbalzi di Kanter.

Nell'ultima sfida in programma i Suns si sbarazzano facilmente dei Warriors, che lasciano a riposo Curry e Green e si arrendono 120-98. La buona notizia per noi italiani è la prima partita giocata dall'inizio di Nico Mannion, che mette 9 punti con 6 assist e 4 rimbalzi in 31 minuti di gioco, confermando che Kerr e il suo staff si fidano hanno intenzione di lavorare a fondo con lui. Per Golden State (mai in partita se non ad inizio gara) ci sono 26 punti di Poole e 16 di Wiggins, mentre per i Suns (24 vinte e 11 perse per loro) ce ne sono 17 da Payne e 16 di Booker.

Ora per tutti pausa per l'All-Star Game, servirà a tutti per riprendersi da acciacchi vari.


Testo: Andrea Brigati

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