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NBA: Vittorie importanti per Jazz, Warriors e Trail Blazers

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    La Pagina Del Cestista
  • 20 mar 2021
  • Tempo di lettura: 5 min

Serata impegnativa per le squadre NBA, con 10 partite disputate.

Si parte da Boston, dove i Celtics si rendono protagonisti dell'ennesima brutta prestazione della stagione, battuti dai Kings con il punteggio di 107-96. Sacramento, che non vinceva a Boston dal 2007, gioca un buonissimo primo tempo che chiude avanti di 10 lunghezze dopo aver toccato il +15, ma subisce la reazione dei Celtics che nel secondo tempo tornano a contatto, vanno in vantaggio a 4 minuti dal termine ma da quel momento segnano solamente 5 punti, confermando la tendenza di questa stagione nei finali di partita. Buone prove di Fox, con 29 punti il migliore dei suoi, di Holmes, doppia doppia da 25 e 11 rimbalzi, e di Hield con 22 punti, mentre per Boston si salva solo Brown con doppia doppia da 19 e 11 rimbalzi, mentre Walker e Tatum incappano in una pessima serata al tiro.

San Antonio ottiene la 22esima vittoria stagionale con il risultato di 116-110 contro Cleveland, sfruttando l'ottimo primo tempo giocato, e gestendo molto bene il tentativo di rimonta dei Cavs nel finale. I ragazzi di Popovich sfruttano la pessima mira dei padroni di casa da oltre l'arco, 25%, ed hanno ottime prestazioni da Johnson, doppia doppia da 23 e 21 rimbalzi, Murray che ne mette 22 e DeRozan che infila 20 punti con 7 assist. A Cleveland invece non bastano i 29 a testa di Sexton e Garland, e le doppie doppie di Allen e Stevens da 15 punti e 11 rimbalzi a testa.

Larghissima vittoria di Indiana contro Miami, sfruttando le alte percentuali dal campo fin dall'inizio, e chiusa con il punteggio di 137 a 110. La squadra di Bjorkgren chiude con il 58% dal campo ed il 55% da oltre l'arco, in una partita mai in discussione dal secondo quarto in poi. Ben 7 gli uomini in doppia cifra per i Pacers, con Brogdon a quota 27 davanti ai 17 a testa di Holiday e McDermott, con le doppie doppie di McConnell, 16 punti e 15 assist, e di Sabonis, 13 punti e 15 rimbalzi. Per Miami invece ci sono i 20 punti di Adebayo ed i 17 di Butler, in una serata in cui il tiro da fuori, al contrario degli avversari, non entra mai, 26% al termine.

La sorpresa della serata è in Florida, dove gli Orlando Magic hanno la meglio sui favoriti Brooklyn Nets, sfruttando la migliore percentuale nel tiro da fuori rispetto agli avversari, 52% contro il 27% degli ospiti. 121 a 113 è il risultato finale, con Orlando che sfrutta il gap creato nel terzo quarto per resistere al tentativo furioso di rimonta dei ragazzi di Nash nel quarto periodo. Orlando ha 38 punti da Gordon con 7 su 8 da fuori, 31 da Fournier e 22 punti, 14 rimbalzi ed 8 assist da Vucevic. Per Brooklyn invece ce ne sono 43 da Irving ma poco altro dagli altri, con Harden che ne mette 19 e 9 assist, ma con 4 su 15 dal campo, ed Harris che realizza 16 punti ma con 3 su 13 da oltre l'arco.

Partita molto tirata quella tra Utah e Toronto, con i Jazz che hanno la meglio grazie ad un Donovan Mitchell che nell'ultimo minuto e mezzo segna 8 punti e aiuta i suoi a recuperare lo svantaggio di 5 lunghezze che avevano sul 110 a 105, dopo che Utah aveva sprecato 10 punti di vantaggio ad inizio quarto periodo. I liberi della staffa che fissano il punteggio di 115-112 finale li segna Conley, visto che il tentativo di pareggio di Siakam non centra il bersaglio. Per Toronto, che ha sei uomini in doppia cifra, ci sono 27 punti di Siakam e 17 a testa di VanVleet e Powell, mentre i Jazz, che hanno tentato 41 liberi contro i 14 degli avversari, ci sono 31 punti di Mitchell, 19 di Ingles e 15 a testa di Gobert e Conley.

Nella sfida tra ultime della classe Detroit infligge la sconfitta numero 19 in fila ai Rockets. Finisce 113-100 per i Pistons, che dopo un primo tempo equilibrato allungano nella ripresa mantenendo il vantaggio accumulato fino al termine. Houston paga la pessima serata al tiro da fuori, tirando il 28% contro il 48% di Detroit, e la poca aggressività, con i padroni di casa che tirano 28 liberi contro i soli 16 dei texani. Per i Pistons ci sono 23 punti di Jackson, 20 di Bey e 18 di Grant, nonostante la sua pessima serata al tiro da 5 su 21. Houston invece ha 21 punti da Oladipo, 19 di Wall e 18 e 11 rimbalzi da Wood.

Golden State vince facile contro Memphis, con il punteggio di 116-103, sfruttando il vantaggio creato nel primo tempo chiuso sul +19, nonostante l'assenza di Curry. Senza il numero 30 ci pensa Wiggins a vestire i panni del mattatore, segnando 40 punti con 8 rimbalzi, con Poole che ci aggiunge 25 punti e Green che segna si solo 2 punti, ma cattura 13 rimbalzi e distribuisce 11 assist. Per Memphis ci sono 14 punti a testa per Morant e Allen, con 10 e 16 rimbalzi di Valanciunas.

Partita terminata al supplementare quella tra Denver e Chicago, con i Bulls che hanno sprecato un vantaggio in doppia cifra nel secondo tempo, e subiscono la tripla del pareggio da Murray sulla sirena dei regolamentari. Lo stesso numero 11 dei Nuggets firma il jumper decisivo a 10 secondi dal termine, che fissa il punteggio finale di 131-127. Denver ha 34 punti a testa da parte di Jokic e Murray, con il serbo che mette insieme anche 15 rimbalzi e 9 assist, mentre a Chicago non basta l'ennesima ottima prova di LaVine, che chiude con 32 punti, e le buone prestazioni di Porter, 22 punti, e di White con 17.

Phoenix si prende la rivincita contro Minnesota, vincendo per 113-101 grazie ad un parziale di 17 a 3 ad inizio ultimo periodo che apre il canyon tra le due squadre, e stavolta Minnesota non ha la forza di andare a richiudere il gap come nella scorsa partita. Per i Suns, che tirano il 51% da fuori contro il 37% di Minnie, ci sono 20 punti di CP3, 17 di Bridges e 16 di Booker, mentre per i T-Wolves Towns ed Edwards non riescono a replicare le ottime prestazioni della scorsa partita, anche se KAT chiude con 24 punti e 9 rimbalzi, coadiuvato da Rubio con 21 e 10 assist, mentre il rookie chiude con appena 11 punti con 4 su 18 dal campo.

L'ultima partita della notte si gioca a Portland, con i Blazers che hanno la meglio su Dallas col punteggio di 125-119. Il match si decide nel quarto periodo, con i Mavs, avanti di 6, che si bloccano in attacco e subiscono un parziale da 14 a 3 che indirizza la sfida a favore di Lillard e soci. La sfida nella sfida tra Doncic e Lillard a livello di numeri la vince lo sloveno, che ne mette 38 con 9 assist e 9 rimbalzi contro i 31 del numero 0, ma i texani pagano le 12 palle perse contro le sole 6 dei padroni di casa. Oltre ai due uomini più significativi ci sono da una parte di 32 di McCollum ed i 18 di Anthony, mentre dall'altra abbiamo 25 punti di Hardaway e 16 di Kleber.


Testo: Andrea Brigati

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