NBA: Westbrook da record, Curry guida Golden State
- La Pagina Del Cestista
- 30 mar 2021
- Tempo di lettura: 6 min
Nottata affollata in Nba, con 11 partite giocate.
Cominciamo da Washington, dove in una partita ad alto punteggio, come spesso capita con i Wizards, Westbrook e soci hanno la meglio su Indiana. La gara è stata molto equilibrata, con continui cambi di vantaggio e parità, e si è decisa negli ultimi 5 minuti, con i Pacers avanti 116-110 che si bloccano in attacco e segnano solo 8 punti fino alla sirena finale, subendo quindi il sorpasso dei padroni di casa. Termina così 132-124, con Westbrook che fa segnare un nuovo record, essendo il primo giocatore di sempre a far segnare una tripla doppia con più di 35 punti e 20 assist, chiudendo con 35 punti, 21 assist e 14 rimbalzi. Oltre a lui gara solida di Hachimura con 26 punti e di Hutchinson da 18, mentre ad Indiana, che concede il 55% dal campo ed il 52% da fuori, non bastano i 35 ed i 11 rimbalzi di Sabonis ed i 26 con 8 assist di Brogdon.
Boston non riesce a trovare continuità, e dopo le 2 vittorie nello scorso back to back cade in casa contro New Orleans. Termina 115-109, con Nola che è rimasta praticamente sempre avanti nel punteggio per tutti i 48 minuti, arrivando a toccare i 16 punti di vantaggio nel quarto periodo, salvo subire un tentativo di rimonta dei Celtics, arrivati a -3 con 50 secondi da giocare. Ci pensano però Ingram e Williamson a chiudere i conti, condannando i biancoverdi al ko nella prima partita giocata di fronte al proprio pubblico. Per i padroni di casa, privi di Brown, gare solide di Tatum con 34 e 9 rimbalzi, Walker con 23 e Smart con 15, anche se con qualche errore di troppo. I Pelicans, che tirano il 51% da 3, hanno 28 e 8 rimbalzi di Williamson, 25 e 9 assist di Ingram e 17 e 7 rimbalzi di Alexander-Walker. Da segnalare l'esordio da incubo di Fournier in maglia Celtics con 0 su 10 dal campo.
12esima tripla doppia per Harden in maglia Nets in sole 32 partite, e Brooklyn trova la vittoria contro Minnesota. Non è stata però una passeggiata, perché se è vero che Brooklyn ha avuto un certo margine da gestire per tutta la partita, nel finale Minnie è arrivata ad un solo punto di distanza a 58 secondi dal termine. Da lì in poi però non si segna più dal campo ne da un lato ne dall'altro, così a chiudere la partita ci pensano Harden ed Irving dalla lunetta, fissando il 112-107 finale. Proprio i due big sono i migliori dei suoi, con il barba che chiude a quota 38 con 13 assist ed 11 rimbalzi, mentre Irving ne aggiunge 27 con 7 rimbalzi, e la stessa cosa succede per i T-Wolves, con Towns che chiude con 31 punti e 12 rimbalzi ed Edwards a quota 23 con 10 rimbalzi.
Gara a basso punteggio quella tra Miami e New York che si decide nel terzo quarto, dove gli Heat trovano il parziale di 39-21 che piega la resistenza degli ospiti. Termina così 98-88, in una gara dove entrambe le squadre faticano a far canestro, 43% per Miami e 41% per i Knicks con percentuali sotto il 30% da fuori per entrambe. A far la differenza sono le superstar, infatti Butler ed Adebayo giocano una gran partita, con il primo che chiude a quota 27 con 6 assist e 5 rimbalzi, mentre il secondo aggiunge 20 punti e 17 rimbalzi, ben aiutati dai 18 di Herro dal pino. Per gli ospiti invece solo 3 uomini in doppia cifra, con i 22 ed 8 rimbalzi di Randle, i 16 di Rose ed i 12 di Quickley.
Detroit ha la meglio su Toronto, in una partita che dal secondo quarto in poi non ha più nulla da dire. Infatti i Pistons, seppur perdono 20 palloni, tirano molto meglio rispetto ai canadesi, 50% sia dal campo che da fuori, e riescono a costruire ed amministrare il vantaggio acquisito fino al termine della gara. Termina così 118-104, con le ottime prestazioni del rookie Lee a quota 19 con 5 assist, di Diallo con 19 e 10 rimbalzi e di Bey sempre a quota 19. Per i Raptors, che sembrano lontani parenti di quelli delle ultime stagioni, 22 punti di VanVleet, 19 di Anunoby e 15 di Gary Trent.
Memphis riporta il record sul 50% vincendo 120-110 contro Houston. I texani rendono comunque la vita difficile a Morant e soci, giocano bene per tre quarti di gara e toccano anche vantaggi in doppia cifra, ma nell'ultimo quarto, come è accaduto più di una volta quest'anno, si spengono, e negli ultimi 7 minuti di gioco segnano appena 6 punti, dicendo di fatto addio alla vittoria. Valanciunas è il fattore dominante della partita, data la doppia doppia da 30 e 15 rimbalzi, con i 23 di Melton ed i 17 di Bane dal pino a supporto, per i Rockets invece ottima gara di Olynyk da 25 punti e 9 rimbalzi e di Tate, 24 punti e 7 rimbalzi.
Ritorna Doncic e ritorna il sereno in casa Mavs, che battono 127-106 Oklahoma City. Dallas ha provato a scappare già nel primo tempo, ma il tentativo è stato rintuzzato dagli ospiti, che però si sono arresi al secondo tentativo a cavallo tra terzo e quarto periodo, quando i texani, avanti già di 12 lunghezze, producono un parziale di 13-0 che mette ko i Thunder. Ottima prestazione del duo europeo Doncic Porzingis, con il primo che chiude a quota 25 con 7 assist, ed il secondo con 20 e 9 rimbalzi, mentre per Okc buone prove di Pokusevski con 21 punti e Mykhailiuk con 16.
Quinta vittoria in fila per Sacramento, che batte San Antonio con il punteggio di 132-115. Bella prestazione per i ragazzi di Walton, capaci di scrollarsi di dosso gli Spurs nel quarto periodo, anche grazie alle buone percentuali dal campo e da fuori, rispettivamente 56% e 50%, e si avvicinano alla zona del torneo play-in. Sono 7 i giocatori in doppia cifra, capitanati dai 24 di Fox, i 23 e 12 rimbalzi di Holmes ed i 20 di Hield, mentre per San Antonio prestazione tutto tondo di Murray, 23 punti 8 rimbalzi e 7 assist, doppia doppia di Poetl da 17 e 11 rimbalzi e 17 con 8 assist per DeRozan.
Gara senza storia quella tra Utah e Cleveland, con i Jazz che vincono facile 114-75. Troppa differenza nei valori in campo tra le due squadre, con i Cavs che non provano neanche ad opporre resistenza e tirano i remi in barca già a fine primo tempo, chiuso sotto di 19. 19 come i punti alla fine di Mitchell, con i 18 a testa di Conley e Gobert per Utah, mentre per i Cavs solo Sexton con 20 e Garland con 18 vanno in doppia cifra.
Torna Curry ed i Warriors tornano alla vittoria, un caso? Ci sentiamo di dire di no, visti i 32 punti segnati al ritorno dopo l'infortunio, interrompendo la striscia di 4 sconfitte in fila. Partita decisa col parziale a cavallo tra terzo e quarto periodo, con i Bulls sotto 92-85 che incassano un ulteriore 9-0 che affossa le speranze di vittoria. Oltre al numero 30, ci sono anche le buone gare di Oubre con 18 e 11 rimbalzi ed i 21 di Wiggins per i padroni di casa, mentre agli ospiti non bastano i 21 e 9 rimbalzi di Vucevic ed i 14 a testa per Williams e Satoransky.
Nella partita di cartello della notte che vedeva di fronte Clippers e Bucks ad avere la meglio sono stati i losangelini, bravi a recuperare i 12 punti di scarto di fine primo quarto e tornare in parità all'intervallo. Il break decisivo arriva nel quarto periodo, dopo che LA era andata sopra di 8 lunghezze nel terzo quarto. Infatti Milwaukee mette a segno solamente 7 punti negli ultimi 7:30 di gioco, mentre l'attacco dei Clippers stavolta non si inceppa come nell'occasione della partita al Fiserv Forum. Termina 129-105 per LA, che realizza 19 triple su 33 tentativi, ed ha 4 giocatori sopra quota 20 alla fine, ovvero Morris con 25, Leonard con 23 e che aggiunge 9 rimbalzi e 8 assist, 21 di Kennard, partito titolare per via dell'assenza di George, e 20 di Jackson. Ai Bucks invece non bastano le buone prove di Antetoukunmpo, 32 e 6 rimbalzi, ed i 24 con 7 assist di Holiday.
Testo: Andrea Brigati
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