PHOENIX SUNS VS DENVER NUGGETS: La preview

Cominciano anche le semifinali ad ovest, e la sfida fra Phoenix e Denver promette spettacolo. I Suns dopo 11 anni di assenza dai playoff sono tornati col botto, battendo i Lakers campioni in carica per 4-2, stesso identico punteggio con il quale Denver si è sbarazzata di Portland. Le due domande principali sono come le rispettive difese cercheranno di limitare, nel limite del possibile, Booker e Jokic. Le tre gare di stagione regolare si sono giocate tutte nella prima parte della stagione, e le due squadre non si incontrano da gennaio. In occasione di quelle gare, Ayton, che comunque dovrà stare attento nella gestione dei falli, riuscì a limitare piuttosto bene Jokic in post basso, mentre fece più fatica a tenerlo quando il serbo si allontanò dal canestro. Ovviamente quando si tratta di Jokic bisogna fare un lavoro di squadra, perché con le sue letture in attacco è capace di coinvolgere tutti i suoi compagni, specialmente quelli che tagliano verso il canestro. Dall'altro lato Phoenix può sfruttare la capacità di CP3 di giocare i pick and roll coinvolgendo Jokic, andando ad esplorare le sue debolezze quando si tratta di marcare giocatori più piccoli di lui, e stessa cosa può capitare benissimo anche con Booker. Sarà interessante capire anche il ritmo a cui andranno le due squadre, perché i Nuggets hanno avuto in attacco atomico nelle 6 gare con i Blazers, 122.9 punti di media, ma è anche vero che i Suns non hanno la pessima difesa di Lillard e soci, visto che hanno concesso ai Lakers solo 102 punti di media, svolgendo un eccellente lavoro difensivo da gara 4 in poi, anche se dall'altro lato la squadra di Malone dispone di più tiratori rispetto agli ex campioni. Un ruolo importante lo giocheranno anche i vari comprimari, Crowder e Gordon garantiscono difesa e triple, Payne e Morris invece sono state le rivelazioni dalla panchina che hanno dato una grossa mano nelle vittorie delle rispettive squadre. Anche qua c'è tutto il potenziale per una gara 7, vedremo chi avrà la meglio.

Testo: Andrea Brigati